Con una nota sul proprio sito ufficiale, l’Allianz Geas Basket ha reso noto che nell’ultimo ciclo di tamponi sono emersi altri due casi di positività al covid.
Si tratta di una giocatrice e di un membro dello staff, che si vanno ad aggiungere alle 6 atlete e a un altro membro dello staff che erano risultate positive già lo scorso venerdì. Dopo questa notizia non può che essere inevitabilmente riacceso il dibatitto sulla decisione della federazione di far disputare il match di sabato scorso, quando le ragazze di Sesto San Giovanni sono scese in campo contro Sassari perdendo (con molto onore) per 76-67.
Il Geas Basket, infatti, ha chiesto dei chiarimenti sul perché il match tra Ragusa e Vigarano sia stato rinviato a causa della sospetta positività di una giocatrice siciliana (poi confermata), mentre quello tra le rossonere e Sassari si è regolarmente disputato, rifiutando la richiesta di rinvio. «La richiesta di chiarimenti, pervenutici – spiegano dal Geas Basket -, non era assolutamente rivolta a ottenere un cambio del risultato ottenuto dalla Dinamo Sassari sul campo, né a voler entrare nel merito delle situazioni medico-epidemiologiche della società Eirene Ragusa, cui auguriamo di riavere presto a disposizione le giocatrici risultate positive, bensì a fare in modo che quanto successo tra venerdì e sabato sia un esempio in negativo da non ripetersi mai più per il bene della pallacanestro femminile italiana che, in questa precisa occasione, non ha certo dato una buona immagine di sé».
Alla base del rinvio la scelta di Sassari di non accordarlo in ottemperanza al Comunicato Ufficiale 285 del 2 ottobre. Nel comunicato (disponibile cliccando qui) si legge che per poter disputare la gara la società deve avere almeno 6 atlete non positive al covid. Una fotografia che rispecchiava la situazione del Geas Basket, che per scelta societaria non ha voluto convocare le ragazze del settore giovanile tesserate anche per il campionato di Serie A1, per non esporle al rischio di un possibile contagio. Decisione di coraggio e responsabilità, anche a scapito del risultato finale: il Geas Basket ha infatti chiuso il match con 4 giocatrici in campo, a causa del serio infortunio di Sara Crudo e dell’uscita dal campo di Costanza Verona per falli. Senza contare che il comunicato in questione risale a ormai 20 giorni fa, quando la situazione epidemiologica in Italia, ma soprattutto nella Città Metropolitana di Milano, era ben diversa.
La domanda sorge dunque spontanea: perché la Federazione non è intervenuta direttamente rinviando d’ufficio la gara? Una scelta, quella di disputare ugualmente il match, che potrebbe adesso avere delle ripercussioni sul cammino della società sarda, dal momento che una giocatrice del Geas Basket in campo sabato sera è poi risultata positiva al tampone effettuato nei giorni immediatamente successivi alla gara del PalaNat.