Coprifuoco, didattica a distanza e allenamenti individuali: ecco la nuova ordinanza di Regione Lombardia

Scattano nuove restrizioni per contenere l’ondata di contagi da coronavirus. Mercoledì 21 ottobre è stata firmata l’ultima ordinanza di Regione Lombardia che impone una serie di misure e va a completare (e in alcuni casi a modificare) l’ordinanza emanata nei giorni precedenti dalla Regione e il Dpcm diramato dal Consiglio dei Ministri. I provvedimenti resteranno validi fino al 13 novembre.

Tra le misure principali l’introduzione del coprifuoco: il divieto su tutto il territorio regionale di circolare dalle 23 alle 5 del mattino, se non per motivi di lavoro o per altre situazioni di necessità. È comunque consentito il rientro al proprio domicilio. Per spostarsi servirà dunque l’autodichiarazione e le sanzioni previste che vanno dai 400 ai 3mila euro. La misura, della quale si discuteva da giorni, è stata messa in campo poiché le proiezioni evidenziano che, secondo la curva di questi giorni, a fine mese si potrebbe arrivare a una media di 594 ricoveri in terapia intensiva e fino a 4mila ricoveri in reparto.

Nell’ordinanza regionale di mercoledì è stato disposto il pieno svolgimento della didattica a distanza per le scuole superiori (a partire dal 26 ottobre), ma le attività di laboratorio possono continuare a essere svolte in presenza. Per quanto riguarda lo sport dilettantistico di contatto, sono sospese le gare regionali, locali e provinciali ma la nuova misura consente alle società dilettantistiche degli sport di contatto di svolgere in forma individuale gli allenamenti e la preparazione atletica, a condizione che siano osservate le misure di prevenzione dal contagio. Limitazioni poi alle aperture delle grandi strutture di vendita e dei centri commerciali, che dovranno rimanere chiusi nei fine settimana (provvedimento che non si applica alla vendita di generi alimentari e alle farmacie). Gli esercizi commerciali, in generale, devono adottare regole di accesso, in base alle caratteristiche dei locali, in modo da evitare assembramenti e assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti. Bisognerà dare priorità a modalità di prenotazione dell’accesso all’esercizio (app, internet). Sospese inoltre fiere di comunità e sagre.

Limitazioni per bar, pub e ristoranti, le cui attività sono consentite dalle ore 5 alle ore 23, con consumo al tavolo, e con un massimo per tavolo di sei persone, e fino alle ore 18 in assenza di consumo al tavolo. Resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto e, fino alle ore 23, la ristorazione con asporto o con modalità drive-through, con divieto di consumazione sul posto o nelle vicinanze. Sono chiusi dalle 18 alle 5 i distributori automatici cosiddetti ‘h24’ che distribuiscono bevande e alimenti confezionati, con affaccio sulla pubblica via. È vietata dalle 18 alle 5 la consumazione di alimenti e bevande su aree aperte al pubblico; ed è sempre vietato il consumo di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione nelle aree pubbliche compresi parchi, giardini e ville aperte al pubblico. Nell’ordinanza si dà mandato inoltre ai sindaci di adottare ulteriori misure restrittive, anche in relazione al divieto assoluto di assembramento.