Era domenica 9 febbraio quando lo stadio di San Siro si illuminava per l’ultima volta a festa. Alla Scala del Calcio Inter e Milan offrivano uno spettacolo degno del derby di Milano, con la vittoria dei nerazzurri in rimonta per 4-2.
Di lì a pochi giorni l’Italia si sarebbe fermata. Quella del 9 febbraio resta di fatto l’ultima serata fatta di urla, grida e abbracci. Domani alle 18 nerazzurri e rossoneri torneranno nuovamente in campo, ma senza lo spettacolo che da sempre contraddistingue il derby: i tifosi. L’augurio è che in campo vengano rispettate le attese, ma la verità è che non sarà mai un derby come tutti gli altri.
Mancheranno le coreografie, gli sfottò, i cori e le urla di gioia al gol. Insomma, mancherà tutto ma ‘the show must go on’. E la pandemia non ha di certo cambiato solamente lo spettacolo. Anche a livello tecnico, le due società pagheranno sicuramente il conto dell’emergenza sanitaria ancora in corso. Ai nerazzurri, oltre allo squalificato Sensi e all’infortunato Sanchez, mancheranno Gagliardini, Young, Skriniar, Bastoni e Nainggolan, risulati positivi al covid nei giorni scorsi. Nei rossoneri i positivi sono invece due: Gabbia e Duarte, mentre è guarito Zalatan Ibrahimovic che sarà della partita, un mese dopo l’ultima volta.
A livello di ambizioni, le due formazioni si giocheranno tanto già domani sera. L’Inter insegue il sogno scudetto e vorrà rifarsi dopo il pareggio con la Lazio, mentre il Milan ha ben fisso l’obiettivo del ritorno in Champions. Non mancano, dunque, di certo le motivazioni di quello che, senza dubbio, sarà il derby di Milano più surreale della storia. Ma, di contro, sarà anche unico (ci si augura) nel suo genere. Fischio d’inizio domani alle 18.