Un’inchiesta di Report accende nuovamente i riflettori sul presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana.
La trasmissione ha infatti realizzato un servizio in cui viene evidenziato un legame tra la figlia di Fontana, Maria Cristina, e la Asst Nord Milano, che gestisce l’Ospedale Bassini di Cinisello Balsamo e l’Ospedale di Sesto San Giovanni. Secondo Report, l’avvocato Maria Cristina Fontana avrebbe iniziato a fare consulenze anche per la pubblica amministrazione, Regione Lombardia in particolare. Le affermazioni del programma arrivano sulla base di alcuni documenti in loro possesso: da queste carte, emergerebbe come tali consulenze si sarebbero intensificate dopo l’elezione del padre a presidente di Regione Lombardia. «Se dal 2016 al 2018 risulta esserci solo una consulenza – spiegano a Report -, dal settembre 2018 risultano essere 5 nel 2018, tre nel 2019 a cui va aggiunta una dell’Ospedale Sacco da oltre 5mila euro».
Maria Cristina Fontana ha immediatamente respinto al mittente l’accusa: «Un’affermazione molto grave e molto falsa». Sulla questione cominciano però ad arrivare le prime reazioni del mondo della politica lombardo. Tra queste, quella del consigliere regionale e fondatore del Movimento 5 Stelle di Cormano Massimo De Rosa: «L’istituzione regionale viene trasformata in un’avvilente soap opera familiare, in cui a pagare sono sempre i cittadini. Prima le cronache che hanno coinvolto la moglie e il cognato, ovviamente a sua insaputa, ora gli incarichi alla figlia. A noi tocca denunciare ancora una volta l’inadeguatezza del presidente Fontana, la cui giunta sta trasformando la nostra Regione da locomotiva a barzelletta d’Italia o peggio, in una avvilente soap opera familiare in cui a pagare sono sempre i cittadini. La Lombardia è chiamata a fronteggiare una nuova ondata pandemica, ma il suo governo deve invece fare i conti con le vicende del governatore. È il momento di dire basta».