Nuvole minacciose sullo stadio Breda di Sesto San Giovanni ad accogliere in campo la Pro Sesto, reduce dal primo successo stagionale sul campo dell’Albinoleffe, e l’Olbia fanalino di coda dopo tre giornate, reduce dal ko interno contro la Pro Patria nel turno infrasettimanale.
Il mister dei biancocelesti Francesco Parravicini, desideroso di regalare a Sesto San Giovanni i primi punti casalinghi, propone il suo consueto 4-3-3, schierando Livieri tra i pali; Ntube, Pecorini, Caverzasi e Giubilato sulla linea difensiva; Gualdi, Gattoni e Palesi a metà campo; Mutton e capitan Scapuzzi ai lati del bomber De Respinis.
Pro Sesto più propositiva nei primi venti minuti di gara, pur senza creare grandi pericoli. Le azioni sono molto manovrate, andando ad aggredire i portatori di palla dell’Olbia fin nella loro trequarti, impossibilitando i sardi a costruire il gioco. Gli unici tentativi arrivano dalla distanza, senza però trovare lo specchio della porta.
La prima vera palla gol del match viene costruita dalla Pro Sesto al 34’. Su un cross dalla sinistra, De Respinis compie un gran movimento in area di rigore per liberarsi dalla marcatura. Il bomber biancoceleste sale in cielo e solo davanti al portiere dei sardi Tornaghi sfiora soltanto il pallone, senza riuscire a colpirlo e indirizzarlo verso la rete. L’Olbia risponde sei minuti più tardi su calcio d’angolo: gli uomini di mister Canzi sfruttano la palla inattiva alla perfezione per mettere in atto uno schema studiato in allenamento che libera Pisano. Il colpo di testa del terzino sardo, completamente libero nel cuore dell’area di rigore, finisce però fuori di molto, sprecando una preziosa opportunità. Al 44’ l’ultima occasione del primo tempo è per gli ospiti: Giandondato dalla distanza tenta la conclusione. Ne esce un tiro molto insidioso che rimbalza in area di rigore, ma che Livieri è bravo a bloccare contenendo il pericolo.
La ripresa comincia con la Pro Sesto subito in attacco: De Respinis dopo appena trenta secondi trova il gol infilando in anticipo il portiere, ma il guardialinee alza la bandierina e cancella il vantaggio biancoceleste.Al terzo minuto è l’Olbia a rendersi pericoloso, ma Livieri neutralizza la conclusione da fuori area di Pennington con un bel tuffo sulla sua sinistra, mandando la palla in corner. Al 57’ la miglior occasione della gara la costruiscono gli ospiti, sfruttando un errore in disimpegno della Pro Sesto. Giubilato non arriva sul pallone che finisce sui piedi di Demarcus. L’esterno dell’Olbia entra in area di rigore ma incredibilmente non trova la porta, sparando alto.
Al 62’ primo cambio obbligato per mister Parravicini: entra Franco al posto dell’infortunato Giubilato. Ed è proprio dagli sviluppi di un corner calciato da Franco che la Pro Sesto trova il vantaggio un minuto più tardi. Ntube raccoglie in area il pallone arrivato in area dal croner, supera con un sombrero il difensore dell’Olbia e mette il pallone nel mezzo. A raccoglierlo è il difensore centrale Pecorini, che di piede riesce a trovare la deviazione vincente per l’1-0 biancoceleste.
Brivido per la Pro Sesto al 70’: l’azione manovrata dell’Olbia porta Pennington a colpire di testa in terzo tempo nel cuore dell’area di rigore. Il pallone finisce di poco alto sopra la traversa difesa da Livieri. Al 74’ la risposta della Pro Sesto: De Respinis, imbeccato da Scapuzzi, si invola sulla sinistra e mette in mezzo un pallone pericolo sventato dal portiere dei sardi. Sul ribaltamento di fronte è l’Olbia pericolosissimo, ancora una volta di testa: Cocco, subentrato a Udho, colpisce a botta sicura, ma Livieri a mano aperta compie un grande intervento e alza sopra la traversa. Un finale tutto da vivere, con i ritmi che si alzano alla ricerca della giocata decisiva.
A poco più di dieci minuti dalla fine, Parravicini decide di cambiare entrambi gli esterni d’attacco per dare maggiore incisività e freschezza al reparto avanzato: fuori Scapuzzi e Mutton, dentro Maffei e Cominetti. All’84 però la beffa: l’Olbia trova il pareggio proprio con un colpo di testa di Pennigton, che dopo i vari tentativi trova la torsione giusta, complice una deviazione determinante di Gualdi che idirizza il pallone alle spalle di Livieri nell’angolino basso. All’88’ i padroni di casa si riaffacciano subito in avanti: De Respinis raccoglie in area, controlla e spalle alla porta tenta la rovesciata, che però non impensierisce Tornaghi. È l’ultima occasione della partita: la Pro Sesto sale in classifica a 4 punti, mentre l’Olbia trova il primo punto in campionato dopo tre sconfitte consecutive.
«La Pro Sesto stava facendo la sua gara ma era partita da pari perderla anche oggi sarebbe stata ingiustizia», ha dichiarato a fine gara il mister dell’Olbia Canzi, che nonostante adesso sia alla guida della formazione sarda, vanta più di 15 anni alla guida di squadre dilettantische della ‘sua’ Milano. E proprio al Breda il mister è particolarmente legato: «Per me è uno stadio particolare perché ho iniziato ad allenare a 19 anni e venire a vedere la Pro al sabato era l’unico modo per vedere i professionisti. Ho visto centinaia di partite al Breda e sono contento di avere fatto il mio primo punto tra i professionisti proprio qui».
Se da un lato c’è entusiasmo, in casa Pro Sesto resta il rammarico per una vittoria sfumata proprio sul traguardo: «Potevamo a casa tre punti – ha commentato il mister Francesco Parravicini -. La squadra secondo me ha fatto buona partita contro un avversario a cui va dato atto di non meritare gli zero punti in classifica che aveva prima del match. Dobbiamo guardare all’aspetto postivo di questo pareggio: in pochi giorni abbiamo fatto 4 punti, importanti per raggiungere il prima possibile la salvezza. La squadra ha fatto bene poi è subentrata un po’ di stanchezza: i ragazzi devono essere soddisfatti».
L’autore del gol biancoceleste Simone Pecorini ha così commentato l’esultanza dopo la rete, con una corsa verso la panchina e l’abbraccio di tutti i compagni: «Siamo un bel gruppo di ragazzi che hanno voglia di fare bene. L’unione deve essere un punto di forza importante: dobbiamo continuare così e ci toglieremo delle importanti soddisfazioni».