Si è svolto ieri, alle 18.30 nella Sala Consiglio del Comune di Sesto San Giovanni, l’incontro dedicato alla firma del Protocollo d’Intesa tra le amministrazioni comunali, aziende e associazioni del territorio, necessaria per istituire il Residential Advisory Board (RAB), organismo consultivo autonomo e indipendente che avrà il compito di monitorare e controllare l’attività e l’impatto ambientale della Biopiattaforma realizzata da Gruppo Cap e Core.
«Nel 2018 con BiopiattaformaLab abbiamo cominciato a costruire un dialogo con il territorio, un percorso di scambio e confronto che grazie alla volontà e all’impegno di tutti i soggetti coinvolti si è costantemente evoluto e migliorato. Il RAB oggi rappresenta un nuovo tassello verso il percorso di sviluppo sostenibile del territorio, che non è solo avere a cuore l’impatto sull’ambiente, ma è ‘calarsi nella comunità’, intercettando le esigenze e le istanze dei suoi abitanti», ha commentato Alessandro Russo, presidente e amministratore delegato di Gruppo Cap.
Il progetto, che trasformerà il termovalorizzatore di Sesto San Giovanni e il depuratore adiacente in una Biopiattaforma carbon neutral dedicata all’economia circolare, vede la costituzione del Rab come il frutto delle istanze del processo partecipativo BiopiattaformaLab, avviato nel novembre 2018. Sia nella fase di realizzazione che nella successiva fase di funzionamento dell’impianto realizzato da Gruppo CAP, gestore del servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano, e da CORE, Consorzio Recupero Energetici.
«È anche grazie a questa iniziativa che siamo riusciti a realizzare il progetto – ha sottolineato Marco Cipriano, amministratore unico di Core Spa -. Senza la partecipazione e il consenso del territorio, non si può completare l’infrastruttura per l’economia circolare“.
«La firma del protocollo d’Intesa per l’istituzione del Residential Advisory Board rappresenta un passaggio molto importante sulla strada della realizzazione della Biopiattaforma Cap-Core a Sesto San Giovanni. Il confronto coi cittadini, già cominciato due anni fa e molto proficuo, è fondamentale all’interno di un percorso partecipativo che vede coinvolti tutti gli attori principali del territorio: per approfondire e monitorare, in massima trasparenza, i vari step di un progetto unico in Italia per quanto riguarda la sostenibilità e l’innovazione», ha commentato Roberto Di Stefano, Sindaco di Sesto San Giovanni.
Il protocollo affida al Rab il compito di monitorare gli impatti sull’ambiente, sulla salute e sulla qualità della vita dei cittadini e dei Comuni coinvolti nella realizzazione dell’impianto. Può richiedere inoltre approfondimenti, verifiche e interventi specifici e tra le sue finalità deve incentivare il dialogo tra le parti coinvolte nel progetto, al fine di promuovere una sempre più diffusa sensibilità ambientale.
Il documento è stato sottoscritto dai 14 rappresentanti che andranno comporre il Residential Advisory Board: 2 appartenenti alle aziende che hanno realizzato il progetto (Gruppo CAP e CORE), 5 membri tra le amministrazioni comunali coinvolte (Sesto San Giovanni, Cologno Monzese, Cormano, Pioltello, Segrate), 1 membro della Consulta dell’Ambiente di Sesto San Giovanni e 6 rappresentativi delle associazioni del territorio (Associazione Sottocorno, Comitato Cascina Gatti, Il Punto Verde, Salviamo il paesaggio, Rete Amtimafia Martesana APS, Ecomuseo Martesana).
Il R.A.B. (Residential Advisory Board) Biopiattaforma è composto in totale da 14 membri, di cui una sola donna: Massimiliano Corraini (Associazione Sottocorno), Cesare Seregni (Comitato Cascina Gatti), Orazio La Corte (Il punto verde), Diego Copetti (Salviamo il paesaggio); Samuele Motta (Rete Antimafia Martesana APS); Tommaso Chiarella (Ecomuseo Martesana); Roberto Bonato (Consulta dell’ambiente di Sesto San Giovanni); Mattia Andreosso (Comune di Cologno Monzese); Lia Brasacchio (Comune di Sesto San Giovanni); Guido Bellatorre (Comune di Segrate); Mirko Dichio (Comune di Pioltello); Massimo Ghidoni (Comune di Cormano); Matteo Colle (Gruppo CAP); Davide Scaglione (Core Spa).
Il progetto definitivo del nuovo polo di Via Manin, completato nel novembre 2019, è stato consegnato alla Regione Lombardia per l’avvio del Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale, che comprende tra gli altri il Via (Valutazione Impatto Ambientale). A partire da settembre 2020 sono cominciati gli incontri della Conferenza dei Servizi, che prevedono ulteriori verifiche a livello tecnico e strutturale, fase propedeutica alla gara per la realizzazione esecutiva dell’impianto.