L’associazione Sottocorno, che riunisce i cittadini sestesi residenti a Cascina Gatti, ha annunciato di ritirarsi dal tavolo partecipativo sul Peba organizzato dal Comune di Sesto. Il Piano di Eliminazione delle Barriere architettoniche in città prevede come «elemento cardine della predisposizione del Peba la necessità di un percorso di progettazione partecipata», come si legge sul sito dell’Ente.
«Dopo la vicenda sull’abbattimento degli alberi al villaggio Falck e la mancata presentazione dei tre progetti di riqualificazione che risultavano pronti, insieme al modus operandi visto durante l’interazione dei cosiddetti tavoli di condivisione, l’associazione si ritira dal tavolo partecipativo sul Peba», scrivono i volontari di Sottocorno in una nota.
I volontari spiegano che il tavolo di lavoro sarebbe: «venuto meno alla prerogativa principale che lo doveva caratterizzare, ovvero arrivare a definire un documento finale che scaturisse da un percorso partecipato con le associazioni di rappresentanza e, più in generale, con la cittadinanza. La mancanza di condivisione e di programmazione su quanto discusso rendono superficiale tale tavolo al quale abbiamo partecipato da subito con entusiasmo dedicando persone e tempo, la mancanza di rispetto al verde, il voler identificare gli interventi con la prerogativa del minor costo e non dell’intervento migliore rende inutile la partecipazione attiva».
I volontari non nascondono però la propria delusione: «Consideriamo tale progetto fondamentale per la riqualificazione di una città che per decenni è stata vittima di speculazioni edilizie e industriali che hanno visto distruggere il territorio e ridurre ai minimi termini la qualità della vita e dei servizi. L’aver relegato poi il tavolo partecipativo più ad un tavolo di propaganda che di condivisione, di fatto registra il fallimento delle premesse iniziali».