«Siate preti tra la gente, grati e lieti nell’unità, collaborando alla riforma della Chiesa». Con queste parole l’arcivescovo Mario Delpini ha augurato un buon lavoro ai sacerdoti novelli che ieri sono stati ordinati preti nel Duomo di Milano.
La loro ordinazione sacerdotale era prevista per il mese di giugno, ma la pandemia ha inevitabilmente rimandato l’evento, celebrato ieri in un Duomo blindatissimo e accessibile solo su invito.
Dei 23 nuovi sacerdoti ordinati ieri, tre arrivano dal Nordmilano e sono adesso pronti a raccogliere la destinazione a loro riservata direttamente dall’arcivescovo Delpini. Il bressese don Marco Ciniselli, 28 anni, andrà nella Comunità Pastorale ‘S. Crocifisso’ di Tradate; il cusanese don Paolo Boldrini, 30 anni, è stato invece assegnato alle parrocchie Ss. Pietro e Paolo in Sacconago, S. Edoardo e S. Croce di Busto Arisizio. Diverso invece il percorso che porterà avanti il cinisellese don Samuele Ferrari, 30 anni, che è stato destinato a Roma, per proseguire gli studi.
«Questi uomini che si fanno avanti e dicono questo ‘sì’, non vengono da un altro pianeta, ma da questa nostra terra; non sono eroi senza paura, non sono santi senza peccato, non sono personalità ineccepibili sotto ogni aspetto. Sono, come tutti, peccatori che chiedono perdono, persone fragili che riconoscono le loro paure, libertà incompiute che cercano la liberazione dalle meschinità e dalla tentazione di ripiegarsi su di sé. Sono uomini che nella loro grandezza e nella loro piccolezza dicono che questa terra, questa Chiesa, questo tempo è tempo di grazia, è una terra benedetta, è una Chiesa feconda che genera persone liete di fare della loro vita un dono», ha aggiunto l’arcivescovo Mario Delpini davanti ai novelli preti.
Nelle rispettive parrocchie di origine, questa mattina i tre novelli preti del Nordmilano hanno presieduto la loro prima celebrazione eucaristica.