La scuola civica d’arte Faruffini di Sesto San Giovanni inizia l’anno con una battuta d’arresto sui suoi corsi. La scuola infatti si trova attualmente senza una sede in cui accogliere i propri allievi.
La lettera della scuola
La scuola ha avvisato gli affezionati frequentatori dei corsi con una mail in questi ultimi giorni. Alcuni hanno postato il testo dell’avviso sui gruppi Facebook di Sesto San Giovanni: «Gentili allievi ed allieve – si legge nella mail della segreteria – l’anno scolastico 2019 2020 si è interrotto traumaticamente a febbraio per le note vicende sanitarie ed è stata un’annata particolarmente difficile. Sin dall’inizio dell’estate abbiamo però cominciato a lavorare per programmare ed organizzare l’anno 2020 2021, al fine di rilanciare la Civica Scuola d’Arte proponendo un progetto didattico che rimettesse la Faruffini al centro dei processi culturali del territorio.
Punto fondamentale di questo lavoro da parte di Csbno e del coordinamento didattico della scuola è lo sforzo verso il rientro della scuola nella sua sede storica di Villa Zorn, scelta strategicamente fondamentale e anche diventata urgente e necessaria da quando la dirigenza scolastica del plesso della Scuola XXV Aprile di via Nino Bixio 30 ci ha comunicato, in piena estate, che i locali che provvisoriamente ospitavano i corsi della Faruffini non sarebbero stati più disponibili per le nostre attività, in quanto necessari alla scuola stessa.
Ieri, 1 settembre 2020, il Comune di Sesto San Giovanni ci ha quindi informato che, non essendoci attualmente struttura disponibile e in attesa di rientrare presso la sede più adeguata e consono al valore e prestigio della Faruffini, l’inizio dell’anno scolastico per la civica d’arte è posposto a data da definirsi. Noi come Csbno e come coordinamento didattico stiamo comunque lavorando affinché questo ritardo non si protragga più di qualche settimana, tutto dipenderà dalle decisioni e dalle tempistiche comunali, ma non lasceremo passare giorno senza confrontarci con il Comune sull’andamento dei lavori e sulla prosecuzione del percorso che deve ridare spazi e importanza consoni al prestigio e valore della scuola».
La posizione del Comune
Effettivamente a oggi il Comune non sa dare una data di rientro a Villa Zorn e nemmeno una sede alternativa temporanea. Lo scoglio al rientro in Villa Zorn sembra essere il parere della sovrintendenza: «Il dialogo con la Faruffini è ovviamente aperto – commentano dal Comune -. Come Comune abbiamo contattato la sovrintendenza per avere l’ok all’intervento sul sistema anti-incendio in villa, stiamo attendendo il loro parere».
La scuola d’arte era dovuta andare via dalla sua sede storica a seguito di un incendio che aveva rovinato i locali della villa ottocentesca, il giorno della Befana del 2016. «Ora bisogna stare attenti sull’antincendio e dev’essere tutto a norma – sottolinea il Comune -. Stiamo facendo il possibile per velocizzare il parere della sovrintendenza».