Paderno, il Parco Toti chiude i cancelli nelle ore notturne

Dal 31 luglio il Parco Toti di Paderno Dugnano chiuderà nelle ore notturne. Alle 21.30 saranno chiusi i cancelli di via San Michele del Carso e via Serra e alle 23.30 quello centrale sulla rotonda di via Toti (ingresso piscina e campo sportivi). Il parco sarà riaperto tutte le mattine alle ore 7.

Il sindaco Ezio Casati ha spiegato che il motivo principale della decisione: gli atti di vandalismo di cui l’area è stata oggetto. «Abbiamo deciso di riattivare la chiusura notturna del Toti anche a seguito di continui atti di vandalismo e danneggiamenti all’arredo e alle strutture che si sono ripetutamente verificati in orari serali in tutta l’area del parco – sottolinea Casati -. Una situazione che non intendiamo tollerare: è una questione di sicurezza e di decoro che dobbiamo tutelare nell’interesse della nostra collettività. Per questo nella seduta di Giunta odierna è stata approvata una delibera con cui raddoppieremo la sanzione (da 50 euro attuali a 100 euro) per chi non rispetterà queste disposizioni. Ringrazio la Protezione Civile che si è resa disponibile a chiudere il Parco Toti negli orari definiti e i gestori degli impianti sportivi presenti che collaboreranno all’apertura e al corretto deflusso dei loro utenti».

«Il Toti deve essere uno spazio di socialità, sport e tempo libero in genere, dove tutti i nostri cittadini devono potersi svagare in sicurezza e tranquillità – aggiunge il vicesindaco con delega alla Sicurezza Giovanni Di Maio – con la polizia locale attiveremo dei servizi specifici di controllo anche durante le ore diurne affinché il passaggio degli agenti possa fungere da deterrente per coloro che invece vanno al parco per fare danni».

«Queste misure sono state adottate per dare un segnale di maggiore attenzione e arginare comportamenti incivili – precisa Giovanni Giuranna, assessore all’Ambiente – Ma tutti noi dobbiamo sentirci responsabili del parco e delle sue strutture quando i cancelli sono aperti. Ogni cittadino può tutelare e difendere questo spazio prezioso per la nostra comunità. Non si chiede di fare cose straordinarie ma di avere la stessa cura e attenzione che abbiamo per le nostre case».