A nastri di partenza la stagione sportiva 2020/2021, quella delle ‘incertezze’ per la ripresa post covid.
E proprio per andare incontro alle paure delle associazioni sportive, il Centro Sportivo Italiano di Milano meno di un mese fa ha presentato ufficialmente la proposta per la nuova stagione. «Arriva oggi anche un segnale di vicinanza con alcune azioni concrete per sostenere la ripartenza dell’attività sportiva», dichiarano dal Csi.
Sono tre, in particolare, le azioni messe in campo dal Csi Milano. Per quanto riguarda l’attività giovanile, dall’under 14 e precedenti, sarà gratuita. Una scelta che coinvolgerà circa 1.110 squadre. «Una scelta forte – dichiarano – che vuole sostenere e aiutare tutte le società sportive che credono e investono nell’attività sportiva dei più piccoli».
Quanto invece alle attività dei più grandi: «A fare il doppio della fatica sono proprio le piccole, piccolissime società sportive, quelle che hanno solo una o al massimo due squadre della categoria Open. Sono circa 128 le realtà, spesso gruppi di amici e adulti, che beneficeranno di una riduzione del 30 per cento della quota di partecipazione».
Infine aiuti in arrivo anche per le attività per tutti: dalla stagione sportiva 2020/2021 sarà possibile la rateizzazione della quota di partecipazione. Tutte le società e associazioni, che prevedono anche le spese arbitrali, potranno suddividere il pagamento in due rate.
«Questo è un tempo in cui bisogna scegliere e riscegliere da che parte stare – afferma Massimo Achini, presidente del Csi Milano -. Noi abbiamo scelto con convinzione di stare dalla parte giusta, di stare a ogni costo dalla parte delle associazioni sportive. Per questo abbiamo deliberato aiuti concreti per la ripartenza. Abbiamo scelto di aiutare tutti rateizzando la quota di iscrizione, di aiutare due volte chi ha un settore giovanile e chi è “piccolo” nel senso di piccole società sportive con una o due squadre di grandi. Per noi è stata una scelta facile e difficile allo stesso tempo. Difficile perché il bilancio 2020 del Csi Milano sarà sicuramente in sofferenza e quindi sarebbe stato ragionevole non avere spazio di manovra per proporre azioni di sostegno. Facile perché scegliendo di stare dalla parte giusta (quella delle associazioni sportive) scegliere strade come quelle che abbiamo proposto ci è sembrato inevitabile. Volevamo essere vicini alle associazioni e alle società sportive non solo a parole, ma con fatti concreti».