È stato inaugurato questa settimana il Settore B dell’ospedale San Gerardo di Monza. Il settore è stato realizzato in tempi record per la cura dei pazienti covid. Infatti trecento posti letto erano già in uso da fine febbraio 2020 proprio per la gestione dei pazienti covid. All’evento erano presenti il vicepresidente Fabrizio Sala e l’assessore al Welfare Giulio Gallera, oltre alle autorità locali, civili e religiose.
Si tratta della realizzazione di un terzo della complessiva struttura, disposta su 11 piani totalmente ristrutturati in termini di accoglienza alberghiera e dotazioni strumentali e tecnologiche.
Il Settore B si sviluppa su undici piani in cui trovano spazio la Medicina d’Urgenza e la Gastroenterologia, la Medicina Generale, l’Otorinolaringoiatria e la Chirurgia Maxillo Facciale, la Geriatria, la Senologia e la Ginecologia, la Cardiologia, la Pneumologia e l’Unità di Terapia intensiva respiratoria, la Chirurgia 2 e l’Urologia, l’Ostetricia, la Pediatria, le sale endoscopiche insieme a quelle di urologia, bronco spia e interventistica e al piano terra le sale di Radiologia dedicate ai pazienti interni (Tac, scheletrica, Rm, Eco), gli ambulatori di Pediatria e Day Hospital.
Per i nuovi arredi sono stati investiti settecento mila euro. Le nuove camere di degenza sono tutte a due posti letto e con bagno dedicato per garantire sempre l’accessibilità alle persone con disabilità anche temporanea.
«Il progetto di riqualificazione dell’Ospedale San Gerardo – sottolinea il direttore generale della Asst di Monza Mario Alparone – si propone di allineare la struttura ospedaliera, suddivisa in diversi edifici, ai rilevanti cambiamenti organizzativi, assistenziali e tecnologici che negli ultimi anni hanno profondamente modificato il modo di curare i pazienti. Il Settore B inaugurato questa mattina è l’esempio».
«Il Settore B ha avuto il suo ‘battesimo del fuoco’ durante il periodo covid, perché i posti letto Settore B hanno contribuito in maniera determinante a ricoverare, a fine marzo, parte dei 600 pazienti covid gestiti dalla nostra Asst ed hanno consentito di offrire degna e sicura accoglienza ai cittadini lombardi che si sono rivolti a noi (1.700 pazienti complessivi di cui oltre 350 da fuori provincia). Numeri impressionanti e che comprendono gli oltre 100 posti di terapia intensiva attivati nel massimo picco di emergenza. Essere riusciti a fronteggiare questa emergenza è il risultato di un ‘sistema Monza’ che si è stretto attorno al suo ospedale in tutte le sue dimensioni, amministrazione comunale, prefettura, volontariato, cittadinanza.
«La gestione di un rilascio di 11 piani di degenza (un intero ospedale di medie dimensioni) è complicato in condizioni normali figuriamoci in piena emergenza. È il risultato di un lavoro di squadra ed è per me importante ringraziare Regione Lombardia, l’Ats della Brianza ed i costruttori. Avere con noi oggi Vice Presidente di Regione Lombardia e Assessore al Welfare è stato, per me e per tutta l’azienda che ho l’onore di dirigere, particolarmente significativo proprio per sottolineare i momenti intensi che hanno accompagnato la nostra attività in quel periodo».