Il Partito Democratico di Sesto San Giovanni ‘denuncia’ di non avere avuto accesso ad alcuni atti che riguardano il piano economico finanziario della piscina scoperta Carmen Longo. I lavori ricominceranno a ottobre dopo lo stop a causa del covid e l’apertura è rimandata a marzo 2022.
La richiesta del piano economico finanziario
«Inizialmente gli uffici mi hanno negato la visione del piano economico finanziario perché avrebbe compromesso la gara d’appalto dei lavori – racconta l’ex sindaco e consigliere Pd, Monica Chittò -. A gennaio, una volta assegnato il progetto, mi è stato detto che l’impresa appaltante (la società The Village, che raggruppa alcune imprese con a capo Ad Maiora Srl) non avrebbe gradito che fosse condivisa la visione del Pef e quindi ci è stata nuovamente negata».
Il Pd ha emanato una nota stampa in cui si legge che: «Ai consiglieri comunali non è mai stato dato il piano economico finanziario del progetto, l’unico documento che è davvero in grado di raccontare alla città cosa sorgerà al posto della piscina, non più comunale, e quanto essa costerà a tutti noi. Il sindaco Roberto Di Stefano e la sua giunta hanno una priorità chiara, terminare a qualsiasi condizione la costruzione della piscina anche a costo che la paghino tutta i sestesi. Come Partito Democratico abbiamo coinvolto anche il Prefetto che ha sollecitato il Comune a dare risposte. E il Sindaco ha risposto di fare ricorso al Tar».
Il Comune però nega di aver ricevuto il sollecito del Prefetto: «Altrimenti – dichiara – saremmo stati obbligati a mostrare il Pef».
Rimandata l’apertura
A causa del covid e dello stop forzato ai lavori per qualche mese, il soggetto aggiudicatario del progetto ha anticipato alla giunta che potrebbe richiedere una revisione del piano.
«La società The Village ha chiesto l’istituzione di un tavolo di lavoro, composto da tecnici dell’ente e da delegati dell’operatore, a cui conferire la facoltà di apportare alla convenzione eventuali modifiche e o integrazioni idonee a supportare la futura sostenibilità economica finanziaria dell’operazione soprattutto in relazione alle probabili cambiate esigenze dovute alla pandemia», si legge nella delibera
«Non avendo mai visionato il piano originale – osserva il Pd – nessuno è in grado di affermare se sia vero che tutto il progetto è stato messo in così profonda crisi da due mesi di stop, ma la cosa non ci sembra proprio possibile. La prossima settimana il Sindaco porterà in Consiglio Comunale una delibera nella quale verrà chiesto ai consiglieri di votare una delega in bianco che consenta all’Amministrazione di trattare una proroga dei lavori dopo aver messo Sesto nella condizione di ridiscutere a proprio sfavore un piano economico che non ha mai potuto visionare o, in alternativa, di rinunciare al progetto. Una gestione poco trasparente e pericolosa che non mette gli interessi della città prima di tutto».
Intanto, l’apertura della piscina è slittata al 2022. Con i lavori che, a meno di modifiche e sconvolgimenti del Pef, dovrebbero terminare a febbraio 2022 secondo il nuovo cronoprogramma. Le vasche aprirebbero un mese dopo: a marzo 2022.
Sull’intera vicenda il sindaco Roberto Di Stefano dichiara: «Purtroppo l’inaspettata pandemia ha provocato degli inevitabili ritardi sul cronoprogramma, ma i nostri piani non cambiano: sotto l’amministrazione di centrosinistra la Carmen Longo era stata chiusa causa degrado e incuria, noi finalmente dopo anni ridaremo ai sestesi un lido estivo che sarà punto di riferimento per tutto il Nord Milano. Ecco la differenza».