Dieci anni. Tanto è durata l’attesa per una città intera, prima di liberare l’urlo per troppo tempo rimasto in gola: «La Pro Sesto è in Serie C».
Le porte del calcio professionistico si riaprono nuovamente sul Nordmilano grazie alla società biancoceleste, promossa a seguito della decisione del Consiglio Federale della Figc che ha deciso di congelare le classifiche maturate sul campo prima dello stop a causa della pandemia. E allora vengono consegnate alla gloriosa storia della Pro Sesto le reti di Gualdi (doppietta) e Scapuzzi, realizzate lo scorso 16 febbraio nello scontro diretto al vertice contro il Legnano. Un match vinto in rimonta, tre punti che oggi (a giugno) valgono il ritorno in Serie C.
«Un obiettivo che abbiamo perseguito per tanti anni – ha dichiarato emozionato il presidente biancoceleste Gabriele Albertini -. Sono arrivato alla Pro Sesto dopo il fallimento e già allora avevo respirato subito la volontà di riportare la società a tornare nel mondo dei professionisti, la categoria naturale per la città di Sesto San Giovanni. Forse c’è voluto qualche anno in più del previsto, ma nel calcio non è mai facile: la serie D è un campionato difficile, in cui anche grandi piazze con un passato in Serie A hanno faticato».
Era il 31 marzo del 2010 quando la società venne dichiarata fallita. La revoca dell’affiliazione all’allora chiamata Lega Pro e la lenta risalita a partire dall’Eccellenza. Vinta in un battito di ciglia nella stagione 2010-2011, prima di navigare per 9 stagioni consecutive in Serie D. Fino al sogno che diventa realtà nel 2020, in una stagione da assoluta protagonista nel Girone B che lascia dietro di sé un solo grande rimpianto per Albertini: «Quello di non aver potuto giocare e vincere le ultime partite al Breda a causa della pandemia. Il campo aveva già legittimato questo importante risultato, ma ci è mancato tantissimo non festeggiare la promozione con i nostri tifosi e con i ragazzi della Curva Vito Porro che ci hanno seguito ogni domenica in casa e in trasferta».
Quando le disposizioni lo permetteranno, però, i seggiolini del Breda torneranno a riempirsi del grande calore che caratterizza la città di
Sesto San Giovanni quando si parla di Pro Sesto: «Speriamo che la ritrovata categoria professionistica spinga sempre più tifosi a venire a scoprire quello che la società ha fatto e quello che significa la Pro Sesto per questo territorio. Abbiamo dato alla città di Sesto quella spinta e quel lustro che man- cavano da tanti anni».
Lo sguardo di Albertini e della società è già proiettato al futuro: «L’obiettivo stagionale dovremo averlo bene in mente ed è rimanere nella categoria. Dovremo essere bravi a con- solidarci: la Serie C è cambiata rispetto agli anni in cui la Pro Sesto l’ha fatta con costanza». Missione salvezza, dunque, ma Albertini assicura: «Vogliamo vivere la prossima stagione da grandi protagonisti».