Enpa Milano, l’Ente nazionale per la protezione degli animali, si interroga sulle vasche di laminazione a Bresso. Così nei giorni scorsi l’associazione ha inviato una serie di richieste per ottenere alcuni chiarimenti da parte del Comune di Milano.
Le interrogazioni sono state presentate a seguito delle numerose segnalazioni da parte di cittadini, associazioni e comitati di quartiere presenti nelle zone interessate, preoccupati del possibile imminente inizio dei lavori di costruzione della vasca di laminazione a Bresso.
«Abbiamo ufficialmente accolto la protesta facendoci portavoce nei confronti del Comune e della Regione e di tutti gli enti e istituti coinvolti in questo progetto, per ottenere soprattutto la tutela della fauna selvatica e segnalando la necessità di posticipare i lavori al termine della stagione riproduttiva», spiega Ermanno Giudici, presidente di Enpa Milano.
A distanza di una settimana, Enpa ha ricevuto la risposta ufficiale di Marco Granelli, assessore alla Mobilità e ai Lavori Pubblici del Comune di Milano. «Dalla risposta si evince l’impegno di compensare i 38.000 mq necessari per la costruzione della vasca con 109.000 mq di nuove aree che diverranno parte integrante del Parco Nord».
Nelle lettera si legge inoltre che per salvaguardare le specie avifaunistiche presenti in questo periodo di riproduzione con riferimento, saranno eseguiti dei censimenti per adottare e pianificare un piano di interventi.
«Ringraziamo e apprezziamo la risposta dell’assessore Granelli e prendiamo atto delle buone intenzioni da parte del Comune e di tutti i soggetti interessati, ma chiediamo non solo l’impegno alla compensazione dell’area di territorio coinvolto ma che ci sia una garanzia sulla sospensione effettiva dei lavori sino al prossimo autunno».