Valorizzare il brand ‘Pro Sesto’, renderlo internazionale puntando tutto sulle infinite potenzialità del Breda.
È questa la prima vera sfida che si pone la Pro Sesto a pochi giorni dalla conferma ufficiale della promozione in Serie C. Mentre è in formazione la rosa che a 10 anni dall’ultima volta tornerà a lottare tra i professionisti, la società pensa a valorizzare il nome della Pro Sesto e quello della città di Sesto San Giovanni.
Tre i punti di forza del Breda, secondo quanto dichiarato dai vertici della società biancoceleste: la stretta vicinanza al centro di Milano, le due linee della metropolitana che passano in zona e la possibilità di raggiungere il capoluogo lombardo e l’hinterland grazie a tre diversi aeroporti.
Per rendere la Pro Sesto più internazionale è stato siglato un accordo, presentato alla presenza del sindaco di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano per un progetto condiviso con iCom Sport Group. «Siamo un’azienda innovativa che utilizziamo strumenti marketing innovativi per rendere più business lo sport – dichiara Amedeo Mangili, ceo della società -. Entrando in Pro Sesto il nostro desiderio è di portare l’esperienza al servizio di due obiettivi. Il primo è la valorizzazione del brand Pro Sesto e di Sesto. Il secondo obiettivo è l’internazionalizzazione della società, sfruttando l’appeal che ha Milano e l’interesse che l’area metropolitana, dove Sesto è un punto nevralgico, suscita. Lavoreremo su alcuni progetti ambiziosi e strategici che presenteremo a breve. Il nostro team è orgoglioso di iniziare questa esperienza: siamo stati colpiti della passione che anima la dirigenza e l’umiltà con cui si dedica al progetto. Speriamo di fare un bel percorso insieme».
L’area del Breda, dunque, pronta a vivere una seconda primavera, dopo che dal 2017 a oggi la nuova proprietà ha lavorato per renderla una vera e propria cittadella dello sport. «Il progetto di Pro Sesto è sia calcistico che imprenditoriale – spiega l’amministratore delegato della società biancoceleste Mauro Ferrero -. Tutti sanno che di calcio le società purtroppo non riescono a sopravvivere: era encessario creare un aspetto imprenditoriale che appoggiasse una realtà sportiva. Tre anni fa la proprietà ha fatto un investimento minimo di 800mila euro per ottenere il Breda in concessione per 30 anni. E proprio sulla struttura, trovata con numerosi problemi, la società ha puntato tutto, fino a farla arrivare al gioiello che è adesso. Lo stadio è già a norma per la Serie C, è stato fatto un un grandissimo sforzo di investimento che ci ha portato ad avere eventi importanti nell’ultimo anno. Ma oggi con questa collaborazione con iCom stiamo continuando a investire per una vera e propria cittadella dello sport a Sesto San Giovanni».
Una collaborazione imprenditoriale e sportiva tra Pro Sesto e iCom che dunque punta a lanciare la società biancoceleste nel panorama nazionale e internazionale: «L’aspetto imprenditoriale da linfa al progetto calcistico – sottolineano congiuntamente Ferrero e Mangili -. Grande importanza verrà data sopratutto a livello del settore giovanile, che ha una sua importante storia. Partendo anche da questo, che già può rappresentare un importante motivo di interesse, il brand sarà rilanciato in chiave internazionale. Ci siamo chiesti ‘perché non sfruttare questa possibilità?’. Abbiamo delle carte importanti da giocare insieme e pensiamo si possa creare un centro sportivo, come pochi ce ne sono in Italia, fiore all’occhiello di Sesto San Giovanni».
Quanto invece al mercato, il presidente Gabriele Albertini ha dichiarato che per la prossima settimana sono attese importanti novità circa il rinnovo del mister Francesco Parravicini, anche se tutto lascia presagire una sicura conferma. «La Pro Sesto lavora nel segno della continuità», ha infatti ammesso l’ad Mauro Ferrero.