Sono partiti lunedì 12 giugno i centri estivi a Sesto San Giovanni. Quelli gestiti dal Comune, quindi pubblici e con tariffe ‘calmierate’, sono quattro. Due per i bambini delle primarie nelle scuole Martiri della Libertà e Galli e due per i bambini delle materne, che verranno ospitati nelle scuole dell’infanzia Corridoni e Tonale. Le attività per i più piccoli, a differenza delle elementari, partiranno solo il 29 giugno. Il Comune a tal proposito fa notare che: «L’amministrazione ha anticipato di una settimana il normale calendario previsto per i bambini dai 3 ai 6 anni».
A partire da questa settimana saranno anche le attività ricreative organizzate da associazioni ed enti privati. «Dal 25 maggio tra Comune e società sportive, privato sociale, associazionismo si è costruita una rete di proposte – scrive il Comune in una nota -. Sul portale è possibile trovare la rete dei Cre cittadini già autorizzati e nei prossimi giorni si aggiungeranno quelli in via di autorizzazione». La lista di tutte le proposte si può consultare cliccando QUI.
Il Comune ha interpellato anche gli oratori cittadini, per capire le loro disponibilità a proporre un programma rivolto ad adolescenti e preadolescenti. Questa richiesta è stata accolta da tre oratori (Parrocchia Ss. Redentore e San Francesco, Parrocchia San Giovanni Battista, Parrocchia Resurrezione di Gesù) che hanno inteso sviluppare una proposta serale presso l’oratorio Rondinella. La decisione è stata annunciata dallo stesso oratorio Rondinella il 4 giugno ma per ora non sono stati pubblicati i dettagli e il programma delle attività. «Oltre ai 40mila euro che il Comune già stanzia per gli oratori estivi ogni anno, questa esperienza ha dimostrato che un progetto sul target pre-adolescenti e adolescente potrà essere sviluppata per gli anni futuri in modo più continuativo», commenta il Comune.
Il Pd di Sesto San Giovanni è stato fortemente critico nei confronti della proposta del Comune per i cre, che quest’anno ospiteranno molti meno bambini delle scorse estati: «Le ragioni delle mancate iscrizioni sono forse i soli cinque giorni di apertura iscrizioni per decidere di un’estate intera, anticipo non rimborsabile nel caso di rinuncia al posto per mutate condizioni (ad esempio se per ragioni organizzative decidono di spostare un bambino in una sede diversa da quella scelta dalla famiglia e che magari non soddisfa le ragioni organizzative della famiglia) e zero aiuti economici, perché il bonus tanto decantato dal Comune è solo per chi resta fuori dai centri comunali, se troppo pieni», sottolinea la consigliera di opposizione Mari Pagani.
Intanto Roberta Pizzochera, assessore ai Servizi Sociali di Sesto, chiosa: «Nonostante le limitazioni date dal governo Conte sui Cre, Sesto San Giovanni si è fatta trovare subito pronta con il progetto dei centri ricreativi estivi aprendo le iscrizioni a solo una settimana di distanza dal decreto del 17 maggio. Abbiamo conservato le medesime tariffe con scala sconti per i secondi e terzi figli nonché 45 euro a settimana per le fasce sotto i 6.731€ di Isee, nonostante i costi siano triplicati. Per quest’anno si è reso necessario restringere le fasce orarie e abbiamo adottato quelle tipiche della scuola primaria e della scuola dell’infanzia: dalle 8.30 alle 16.30».