È ancora accesa la polemica sui test sierologici tra il sindaco di Milano Beppe Sala e il governatore della Regione Sardegna Christian Solinas. Sala ha voluto però chiarire il suo punto di vista, in particolare ai sardi che si sono sentiti chiamati in causa dalle ultime affermazioni del sindaco meneghino. Che, a proposito della richiesta di Solinas di effettuare i test ai lombardi in vacanza in Sardegna, aveva risposto con un secco ‘me ne ricorderò’, aggiungendo che non avrebbe quindi scelto la regione come meta futura.
Ma lunedì Sala ha voluto spiegare e contestualizzare le sue parole. «Quando oltre al lavoro nella mia vita esisteva anche il tempo libero – ha affermato il sindaco, gettando acqua sul fuoco delle polemiche – il mio massimo piacere era starmene sulla mia barca a vela. Poi l’ho venduta, ma negli ultimi anni l’ho sempre lasciata in Sardegna, prima alla Maddalena e poi a Cagliari. Non posso certamente provare sentimenti negativi verso la Sardegna.
Il sindaco ha poi ammesso di aver utilizzato toni sbagliati. «Il mio ‘me ne ricorderò’, comunque sbagliato nella forma, era rivolto alla politica sarda – ha spiegato – So di essere spesso ruvido. Ma forse stavo anticipando un tema sentito dai cittadini. E lo dico alla vigilia della Festa della Repubblica. Certo, il punto centrale non è dove si fanno le vacanze. Ma, molto semplicemente, penso che il sentirsi una sola comunità debba trovare conferma nei momenti positivi e in quelli difficili. E penso anche che la generosità e il senso di accoglienza di Milano non ci abbiano mai portato a fare alcun distinguo. Tutto qui».