Non si placa a Cologno Monzese la polemica politica dopo la foto, pubblicata sui social network, del vicesindaco Gianfranca Tesauro mentre indossa una mascherina fascista con la scritta ‘Boia chi molla’.
Se da un lato il Pd di Milano Metropolitana prepara una mozione di sfiducia, la questione ha avuto un richiamo nazionale, con i democratici che richiedono le dimissioni del vicesindaco. «Lo sfoggio dello slogan simbolo di un’ideologia che ha sulla coscienza tante di quelle vittime da non riuscire a contarle, il fascismo – dichiarano dal Pd -. Mostrato con orgoglio. A petto in fuori. E non da semplici cittadini: ma da una rappresentante delle istituzioni. Che tra l’altro è stata eletta proprio grazie alla democrazia che il fascismo uccise».
Da qui la presa di posizione dei democratici: «Un gesto vergognoso, diseducativo, offensivo. Che non può essere accettato. Perché l’intollerabile normalizzazione del fascismo passa anche da gesti come questi. Passa attraverso la loro riduzione a ciò che non sono: ‘gesti innocui’. Per questo chiediamo le dimissioni ora. Perché il fascismo non è un’opinione: è un reato».