Eccoci tornati, anche se non vi abbiamo mai lasciati soli. Il vostro dolore, i vostri pensieri, sono stati i nostri. Tutti insieme abbiamo vissuto e stiamo vivendo ancora, momenti di apprensione, paure.
Ci hanno detto che dobbiamo convivere con il virus, va bene: ma facciamolo con criterio, ricordiamoci sempre di chi non c’è più, di chi ha perso la vita e per tutti quei familiari che hanno sofferto e stanno ancora soffrendo per non essere stati vicino ai loro cari nelle ultime ore di vita.
Ricordiamoci sempre prima di una movida sfrenata o assembramenti vari, delle oltre 30mila persone che ci hanno lasciato. Si può fare tutto, ma con calma e rispetto delle distanze e igiene. Dobbiamo portare le mascherine, così come quando si indossa il casco in moto o le cinture di sicurezza in auto, è poi così difficile?
Queste al momento le uniche armi che abbiamo per difenderci dall’invisibile. Facciamo tutto o quasi, ma sempre con criterio, senza abbas- sare la guardia. Ah, a proposito di ‘guardia/e’, ci saranno gli assistenti civici, così li chiamano, una sorta di controllori pescati nel vasto mondo del reddito di cittadinanza che forse ci ritroveremo in spiaggia, nelle piazze, chiese e chi sa dove a controllare gli assembramenti, staremo a vedere. Intanto ricordiamoci sempre che la vita è bella, la nostra e quella degli altri.
L’editoriale del Gazzettino Metropolitano è a cura del direttore Marco Fabriani