Il sindaco del Comune di Cormano Luigi Magistro ha risposto alle 7 domande che i consiglieri Pd gli hanno rivolto qualche giorno fa in una lettera aperta. Di per sé sembrerebbe una pratica normale in ogni amministrazione ma non è proprio così. In questo periodo sono stati diversi i Comuni nei quali l’opposizione ha presentato al sindaco una lista di domande nella forma di ‘lettere aperte’ e quasi in nessun caso i sindaci hanno risposto.
I quesiti del Partito Democratico riguardano la gestione dell’emergenza Coronavirus in città, e alcune delle domande riguardavano ad esempio: «Come e se il Comune di Cormano pensa di rafforzare il lavoro del ‘medico amico’ nella ricognizione casa per casa delle situazioni a rischio contagio. Se le Usca sono state attivate?»; «Quanti sono i casi riscontrati nelle case di riposo cittadine e quanti i decessi per coronavirus? All’interno delle Rsa, come già richiesto in commissione consigliare, sussistono le
condizioni di sicurezza per pazienti e operatori?».
«Gentilissimi Consiglieri, fin dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, tutti gli sforzi di questa Amministrazione sono stati diretti alla massima tutela dei cittadini e dei lavoratori del Comune. Lo sforzo si è dovuto misurare con i vincoli economici e con le direttive provenienti da Stato e Regione, anche laddove le necessità si scontravano con la difficoltà ad ottenere indicazioni chiare ed univoche e con le competenze in capo alle amministrazioni locali rispetto a quelle sovracomunali», così ha aperto la lettera il sindaco Magistro, allegando poi le risposte. Il documento completo delle 7 risposte ai consiglieri Pd può essere consultato cliccando QUI.