Il Comitato genitori nidi di Sesto San Giovanni aveva diffuso un questionario nelle scorse settimane, chiedendo ai genitori se avessero la necessità di mandare i figli ai nidi estivi. Il questionario, che ha ricevuto 622 risposte, aveva l’obiettivo di raccogliere gli ‘umori’ dei genitori per poi sottoporli all’attenzione dell’amministrazione comunale.
«L’assessore all’Educazione Roberta Pizzochera ha detto chiaro e tondo che non ci riceverà», racconta un referente del comitato genitori nidi che per questioni di privacy ha preferito rimanere anonimo. «Una delle cose che ci è stata criticata dall’assessore è stata è stato fatto con Google, un metodo poco sicuro. Lo stesso metodo però è stato usato solo qualche giorno fa dal Comune di Monza per fare un sondaggio molto simile al nostro. Un’altra critica è stata sul fatto che non abbiamo posto domande specifiche sulle misure di sicurezza che sarebbero state adottate nel servizio. Ma questa non è nostra competenza: ci sono dei protocolli specifici, come la sanificazione o il rapporto educatore – bambino, che vengono decisi dal governo. Inoltre, nulla impedisce all’amministrazione di Sesto di sottoporre a sua volta un questionario più specifico».
Seconde le risposte del questionario, il 60 per cento dei genitori sente il bisogno di supporto durante il periodo estivo. Il 20 per cento non si sentirebbe sicuro a far frequentare un ‘nido estivo’ al proprio figlio nella fase di ‘convivenza con il virus’ e un altro 20 per cento è ancora indeciso.
Intanto, l’amministrazione di Sesto si è mossa e ha convocato una serie di incontri con i comitati di gestione dei nidi comunali e di Fondazione, a partire da giovedì 21 maggio. Per le giornate del 25, 27 e 29 maggio è stato convocato per ciascun nido il comitato di gestione composto da 6 genitori eletti all’interno di ciascun istituto, la coordinatrice e la rappresentante delle educatrici del relativo nido.
«Noi non verremo convocati in nessun modo – conclude il referente del comitato genitori nidi Sesto – perché l’assessore non ci riconosce come comitato. Il che è anche vero, almeno dal punto di vista ufficiale. Abbiamo però fatto un grande lavoro e raccolto tante opinioni dei genitori e ora ci sentiamo in dovere di rispondere a chi ha partecipato al questionario».