Fa discutere a Cusano Milanino la scelta di convocare per questa sera il consiglio comunale in presenza e non da remoto. Ieri la nostra redazione ha pubblicato il video in cui il presidente del cc Matteo Carioti spiega le motivazioni che lo hanno indotto a richiedere lo svolgimento dei lavori in aula.
Motivazioni che però non hanno convinto l’opposizione di centrosinistra, Pd, lista civica Fare di più e Cusano Milanino Ambientalista e solidale. La minoranza ha infatti replicato: «Non è affatto vero quanto dichiara il presidente Carioti che sia stato fatto tutto il possibile per cercare di organizzarlo in via telematica. Si è cercata invece ogni minima criticità per affossare questa modalità (con delle scuse davvero risibili che non meritano neanche la citazione). Attivando ben prima questa modalità telematica i lavori del consiglio comunale sarebbero potuti ripartire prima senza dover aspettare il 15 maggio, dato che in questi due mesi la minoranza è stata praticamente ignorata».
«L’Anci ha messo a disposizione una piattaforma per lo svolgimento dei consigli comunali semplice e ben organizzata – prosegue l’opposizione – la scelta in questo caso è stata quindi pienamente politica e le argomentazioni a supporto risultano davvero deboli».
«Detto sinceramente, le prove effettuate nel mese di aprile non hanno rilevato queste insormontabili problematiche. La maggioranza, invece, ha messo in risalto solo gli aspetti negativi e addotto impedimenti di varia natura, per cui si è concluso in modo sbrigativo che (nell’anno 2020!) non fosse possibile svolgere un consiglio comunale in via telematica. I consigli comunali in modalità telematica si svolgeranno – e in alcuni casi si sono già svolti – senza problemi nei Comuni di Paderno, Bresso e Cormano».
L’opposizione propone infine due considerazioni
La prima: «È ragionevole – dicono – che si chieda ai cittadini di rispettare rigorosamente le regole ed evitare assembramenti quando poi i primi a non fare nulla per evitare assembramenti siano i rappresentanti dei cittadini stessi? La fase 2 in cui siamo entrati è sicuramente meno preoccupante a livello di diffusione del contagio, ma il virus è ancora presente e va quindi usata la prudenza necessaria. Per questo l’idea di riunirsi per tutta una sera in oltre 30 persone (tra cui alcuni over 60) in un’aula consiliare piuttosto piccola ci sembra una decisione molto discutibile e facilmente evitabile, soprattutto quando in alternativa si può usare la tecnologia che ci consente di evitare una riunione dal vivo.
E in secondo luogo: «È accettabile che in una fase storica dove si parla sempre più spesso di innovazione e digitalizzazione, un’istituzione pubblica non riesca a dare un minimo di buon esempio in questa direzione? Siamo indietrissimo come sistema Paese riguardo la digitalizzazione. Nei mesi che ci apprestiamo ad affrontate il tema tornerà assolutamente centrale e di primaria importanza, soprattutto per evitare spostamenti e assembramenti di persone con il virus ancora in circolo. La decisione presa dalla maggioranza di centrodestra di Cusano Milanino risulta quindi emblematica sul livello di visione di modernità e apertura al cambiamento di chi guida la nostra città», concludono.