Dopo qualche settimana di stallo e un incontro con la direzione, i familiari degli ospiti della Rsa Martinelli di Cinisello Balsamo lanciano un nuovo allarme sulla gestione dei loro parenti all’interno della struttura.
«Dopo che Ats ha fatto un sopralluogo – denunciano i familiari -, dalla Martinelli hanno deciso di spostare i pazienti non positivi al Coronavirus della palazzina bassa (chiamata Fiordaliso) nella palazzina alta (Margherita) e, viceversa, quelli positivi dalla Margherita alla Fiordaliso».
Uno spostamento realizzato dalla struttura con l’obiettivo di avere un centro Covid unico. «Peccato – prosegue la denuncia dei familiari – che non si sono resi conto che lì dentro non ci sono normali pazienti, ma sono tutte persone con fragilità estrema, già provate dal non vedere i parenti, che sono chiuse in una stanza da settimane, senza ovviamente un minimo di intrattenimento».
Una situazione che sta colpendo gli anziani non solo dal punto di vista clinico legato al Coronavirus, ma anche psicologico «Mia mamma – entra nel dettaglio uno dei membri del comitato -, per esempio, non sta più mangiando adeguatamente e si rifiuta di bere. Se dovessero spostarla perderebbe anche l’ultimo riferimento ambientale e anche delle Oss e infermiere che conosce. Sarebbe la fine, per lei come per gli altri ospiti».
Una situazione denunciata alla luce di un episodio recente: «Proprio domenica è mancata una nonnina, mamma di una signora del nostro gruppo. La figlia dice che si è lasciata morire di malinconia perché non era neppure malata di covid. Vai a capire cosa gli passa per la testa a questi anziani. Ats ragiona a compartimenti stagni, ma devono capire che sono persone fragili, non gente con capacità normali. Noi siamo tutti disposti ad andare in direzione a far valere le nostre ragioni visto che non ci pensano loro».