Il Codacons solleva la polemica sulle mascherine in Lombardia. «Strana storia – dichiarano dal Codacons -. Dopo la Regione Lazio, protagonista è la Lombardia, truffata da Fabrizio Bongiovanni, per avergli venduto mascherine senza garanzia, ma soprattutto senza contratto».
La denuncia del Codacons affonda le sue radici allo scorso marzo, nel pieno dell’emergenza coronavirus: «Per la Regione Lombardia, Bongiovanni, a marzo, era, semplicemente uno sconosciuto titolare di una piccola impresa con mille euro di capitale». E da qui comincia il racconto dei fatti, secondo la ricostruzione del Codacons: «Aria Spa, la centrale degli acquisti per la Regione, anticipa a tale imprenditore 10 milioni e mezzo di euro per ricevere i dispositivi di protezione richiesti, ma Bongiovanni ne consegna a distanza di un mese solo la metà. Gli investigatori del Nucleo di polizia economico finanziaria di Como, dopo varie indagini e intercettazioni, ha sequestrato 3 milioni e 300 mila euro sul conto di Bongiovanni. Ora l’imprenditore è accusato di aver violato le leggi doganali e di aver truffato la Regione Lombardia».
Secondo il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, già a dicembre Bongiovanni importava mascherine dalla Cina. «Ecco perché le mascherine in Lombardia non arrivavano mai – ha commentato il presidente del Codacons Marco Donzelli -. Sono tanti gli imprenditori che nella fase più violenta della pandemia si sono riciclati nel business dei dispositivi di protezione per speculare sull’emergenza sanitaria. Per tali ragioni il Codacons presenta esposto alla Procura della Repubblica».