Siamo ufficialmente giunti nella fase 2 di questa emergenza coronavirus e ad aver riaperto è anche il Parco Nord. Dall’ente chiariscono alcuni aspetti: regole da seguire, cosa è consentito fare all’interno del grande polmone verde e cosa per il momento no. «È possibile tornare al Parco, ma lo facciamo con prudenza, senso di responsabilità nei confronti degli altri e attenzione al rispetto delle regole», fanno sapere dal parco.
Il Dpcm del 26 aprile stabilisce che fino al 17 maggio l’accesso al pubblico ai parchi sia condizionato al rispetto del divieto di ogni forma di assembramento. Ma già da ora è consentito svolgere attività fisiche e motorie eliminando il limite dei 200 metri dalla propria abitazione: il Parco Nord spuò quindi essere raggiunto a piedi e in bicicletta.
La popolazione che vive intorno al Parco può da oggi tornare a godere dello spazio verde ma con le limitazioni contenute nell’ordinanza n. 4/2020 del direttore del Parco.
Cosa si può fare. Si può correre, passeggiare, andare in bicicletta, attraversare il parco, fare attività fisica e motoria, anche lontano da casa, purché nella stessa Regione.
Riaperture. Riaprono le prime attrezzature collettive, ma con un uso individuale e unicamente a fine produttivo e di manutenzione: l’Ortocomune, gli orti sociali, l’apiario condiviso. L’accesso agli orti sociali viene limitato a giorni alterni e per fasce orarie in modo da garantire una sola persona in ogni appezzamento recintato, senza possibilità di incontrare i ‘vicini’. Altre due novità introdotte dall’ordinanza: riapre il Chiosco al Lago di Niguarda ma solo con funzione di asporto. Si possono usare sulle piste ciclabili i mezzi di micromobilità elettrica come i monopattini.
Cosa non si può fare. In base alle disposizioni restano chiuse le aree giochi per bimbi, i campi bocce, i campi da gioco di squadra (basket, pallavolo, baseball, calcio), il velodromo, bagni. In base al Dpcm, continua a non essere consentita nessuna attività ludico ricreativa: non si può organizzare picnic né sostare nei prati, in generale vige un divieto di incontro e di qualunque forma di socializzazione. I tavoli possono essere utilizzati solo individualmente e le panchine fino ad un massimo di due persone purché distanziate.
Chiusure. Restano chiusi anche i parcheggi auto, per incentivare l’uso di altri mezzi più ecologici per venire al Parco.
La Cascina Centro Parco rimane chiusa al pubblico, ma tutti i servizi del parco sono attivi, a distanza oppure sul campo, con gli operai specializzati nella cura del verde.
Riprenderà da mercoledì il servizio volontario delle Gev con l’obiettivo di realizzare un’azione di presidio e sorveglianza, compresi i giorni festivi.
«Grazie agli operatori sanitari che si sono prodigati per la cura della salute con competenza e dedizione a loro dobbiamo moltissimo – afferma Marzio Marzorati, presidente del Parco Nord Milano – grazie a tutte le forze dell’ordine (in particolare alla polizia di Stato e soprattutto al distaccamento della polizia a Cavallo nel parco), le polizie locali e la protezione civile che in queste settimane si sono impegnate al massimo delle loro possibilità per mantenere saldi i comportamenti individuali alle regole imposte dalla situazione; alle amministrazioni locali e ai sindaci, che hanno mantenuto il legame con la comunità e attivato azioni di vicinanza e conforto alla popolazione più esposta. Ma la battaglia contro il virus non è vinta. Non dobbiamo abbassare la guardia perché è possibile tornare indietro e dover adottare nuovamente le misure di confinamento che ci hanno tenuto lontano dal Parco».
«Facciamo leva sul senso di responsabilità e la prudenza dei cittadini – continua Marzorati – bisogna uscire sempre con le mascherine e mantenendo le distanze, evitando assembramenti. Questa è una prova di maturità importante, se non ci comporteremo bene tutto potrebbe tornare come prima. Il comportamento responsabile dei cittadini in queste settimane ha fatto sì che, rispettando i limiti previsti dai decreti, i contagi diminuissero; non perdiamo il lavoro fatto sino ad ora».
«Chiedo ai cittadini che passeggeranno e correranno nel parco nei prossimi giorni di rispettare le regole e farle rispettare, la loro azione sarà la dimostrazione della nostra maturità e anche segno di rispetto dovuto a tutte le persone che sono morte in queste settimane di sofferenza».
«Ringrazio per questo lavoro di volontariato tutte le Guardie Ecologiche Volontarie e il Responsabile del Servizio Gev del Parco che sta organizzando questa presenza indispensabile per il controllo e l’educazione al comportamento» continua Marzorati.
«Insieme al Consiglio di Gestione del Parco abbiamo condiviso le scelte di tutte queste settimane. Grazie all’azione dei lavoratori del Parco non abbiamo mai smesso di lavorare, utilizzando lo smart working e cominciando, già da settimana scorsa, le operazioni di manutenzione delle strutture e del verde: per alimentare la speranza, indispensabile a tutti e tutte noi, per questa seconda fase, abbiamo seminato un primo tratto dell’Apistrada e messo a dimora le piccole piantine per le api. Desidero, infine ringraziare il Direttore Riccardo Gini che ha coordinato l’azione del Parco che ci permetterà di affrontare con rigore ma serenamente questa nuova sfida».