Continua il dibattito sulla mobilità dolce a Cinisello Balsamo. Dopo che il sindaco Giacomo Ghilardi ha scritto una lettera al primo cittadino di Milano Beppe Sala chiedendo di potenziare i servizi di bike sharing e di mobilità elettrica, è ora la volta del Partito Democratico cittadino. «Sulla mobilità dolce questa giunta ha cambiato rotta a 360 gradi – sostiene il Pd -. dopo due anni in cui questo tema è stato osteggiato in ogni modo in città dalla giunta. Il Partito Democratico chiede coerenza, partendo in primis da quanto può essere fatto a livello cittadino».
In una lunga nota, il Pd scrive: «Il sindaco di Cinisello Balsamo ha recentemente concordato con le parole del sindaco Sala sulla ‘necessità di estendere le infrastrutture per la mobilità dolce’ in vista della fase due dell’emergenza Covid-19, e sollecitato un confronto per ampliare il servizio di bike sharing gestito dal Comune di Milano. Un cambio di rotta a 360 gradi, dopo due anni in cui questo tema è stato osteggiato in ogni modo da parte della Giunta. Il Partito Democratico chiede coerenza, partendo in primis da quanto può essere fatto a livello cittadino».
«Siamo piacevolmente sorpresi da questa improvvisa inversione di marcia – replica il consigliere del Pd Marco Tarantola – ma il vicesindaco Berlino con delega alla Mobilità ne è al corrente? La riapertura al traffico veicolare di via Frova, il blocco dei progetti della ciclabilità cittadina, l’aumento del traffico automobilistico nel centro, il mancato sostegno al biglietto unico, la contrapposizione tra commercio e ciclabilità sono politiche che non vanno certo in questa direzione».
Aggiunge il vicecapogruppo del Pd Daniele Calabria: «La nostra posizione è a favore di qualsiasi misura possa incentivare la mobilità sostenibile. Bisogna però essere chiari: l’estensione del bikesharing milanese alla cintura metropolitana è sostenibile solo con interventi strutturali. Chiediamo all’amministrazione di intervenire in maniera organica con l’aggiornamento del Pgtu (Piano Generale del Traffico Urbano) e di lavorare sulle zone trenta e su una revisione del piano parcheggi per rendere sicure le strade. Si prevedano investimenti che premino la cultura della ciclabilità (si pensi al progetto di coinvolgimento dei commercianti ‘bike to shop’, bocciato dall’attuale Giunta). Si tratta di un tema che va necessariamente affrontato anche in ottica sovracomunale».
Tarantola e Calabria continuano: «Chiediamo al sindaco che si attivi con i suoi omologhi dei comuni limitrofi per coordinare piani e tragitti di mobilità dolce verso i punti di interesse e di interscambio di una sistema di mobilità che non conosce confini territoriali (le stazioni ferroviarie ad esempio) e che intervenga su Regione affinché il servizio ferroviario di Trenord che opera sulle stazioni di Sesto San Giovanni, Cusano Milanino, Cormano e Paderno Dugnano sia migliorato, rispetto alla drammatica situazione attuale, per garantire standard e sicurezza.
Il Comune di Cinisello Balsamo ha diversi progetti pronti per l’estensione e l’interconnessione delle ciclabili cittadine. Quelli già finanziati dal PII Bettola per collegare Grugnotorto e futuro capolinea della M1, per sistemare via Sant’Ambrogio come zona 30 e per collegare Piazza Italia alla pista di via Gorki. Ma anche gli investimenti previsti dal Bando Periferia sulla ciclabilità del quartiere Crocetta. E il collegamento su via Giordano e via Robecco. Se il Sindaco è coerente e conseguente, ora faccia ripartire gli iter dei progetti. Infine, Regione Lombardia ha contratto un mutuo per finanziare i Comuni che avranno progetti di infrastrutture pronti entro ottobre 2020. Alla città di Cinisello Balsamo sarà destinato circa 1 milione di euro. Non possiamo farci trovare impreparati: si riattivi il Consiglio Comunale e le Commissioni e si sostengano per davvero, non a parole, i progetti sulla mobilità sostenibile».