Si è subito scatenata la polemica attorno alla dicitura ‘congiunti‘ di cui ha parlato ieri sera il premier Giuseppe Conte durante la conferenza stampa, aprendo alla possibilità di farvi visita a partire dal 4 maggio, con la fase 2. Ma è rimasto da chiarire a chi ci si riferisca con questo termine.
«Sono le persone con cui c’è un legame di parentela e quelle con cui c’è una relazione affettiva stabile – ha affermato poco fa Conte durante l’incontro con la stampa a Milano – È una formula ampia e generica e daremo una precisazione nelle Faq. Questo però non significa che si potrà andare nelle case altrui a far festa. Perché, ricordiamolo, un quarto dei contagi avviene negli appartamenti». Il premier è stato ancora poco preciso in merito e la conferma dovrebbe ufficiale arrivare a breve.
Il termine ‘congiunti’ dovrebbe quindi comprendere non solo i parenti ma anche i ‘fidanzati’. Lo ha chiarito anche il ministro delle infrastrutture e trasporti Paola De Micheli a ‘La vita in diretta’. «I congiunti sono le persone con le quali si intrattengono rapporti affettivi stabili, compresi i fidanzati – si legge in una nota Ansa – Questo, comunque, aggiunge, esclude pranzi di famiglia: ma singolarmente ci potremo rivedere».
E sempre Ansa in una nota diffusa in giornata aveva spiegato che «Da una prima interpretazione del Dpcm in vigore dal prossimo 4 maggio, a quanto si apprende, con ‘congiunti’ si intendono ‘parenti e affini, coniuge, conviventi, fidanzati stabili, affetti stabili’. Le Faq, che saranno pubblicate nei prossimi giorni sul sito di Palazzo Chigi, chiariranno ulteriori dubbi interpretativi sul provvedimento».