L’emergenza sanitaria in corso in tutta Italia ha profondamente cambiato le abitudini di tutti. Le cose, nell’immediato futuro, sono destinati a rimanere tali e anche quando l’emergenza sarà finita, bisognerà rispettare dei comportanti per scongiurare una seconda ondata di contagi.
Sul tema della mobilità, Legambiente ha inviato una lettera a tutti i sindaci d’Italia al presidente dell’Anci Antonio Decaro indicando ai primi cittadini un pacchetto di 5 misure sostenibili e concrete per ripensare la mobilità in città post Covid-19. «Per superare l’emergenza coronavirus e per far ripartire le città italiane – si legge nella lettera di Legambiente – servono risposte e soluzioni eccezionali. Per questo, cari sindaci, non vi limitate all’ordinario, non restituiteci le vecchie città. Il vostro mestiere richiede visione di futuro, soluzioni inedite, capacità di guidare la comunità verso frontiere nuove. E oggi che tutti abbiamo sperimentato una condizione eccezionale, non c’è momento migliore per osare lo straordinario. Insieme ce la possiamo fare».
Il timore espresso da Legambiente è che l’auto, le moto e gli scooter, diventino per i cittadini italiani la soluzione più sicura per proteggersi dal virus e per spostarsi dentro e fuori l’area urbana. Da qui la decisione di anzare le cinque proposte.
«Mezzi pubblici più sicuri attraverso monitoraggi – annunciano -, controlli e tornelli per contingentare gli ingressi e garantire le distanze di sicurezza, e prevedendo più risorse per realizzare tutto ciò. Più bici e nuove ciclabili nelle aree urbane replicando, ad esempio, il modello vincente della Bicipolitana di Pesaro e le esperienze che arrivano da diverse città del mondo. È poi prevedendo, tra le altre misure, il rafforzamento della sharing mobility (auto soprattutto elettriche, bici, e-bike, scooter elettrici e monopattini) attraverso accordi con le imprese per avere più mezzi in città e in più quartieri a costi molto più contenuti; invitando i cittadini a rottamare l’auto e scegliendo la mobilità sostenibile e i bonus green. Ed infine incentivando sempre di più lo smart working, avviando un dialogo con il Governo per prevedere dei vantaggi fiscali per le aziende e i lavoratori che decidono di puntare su lavoro agile e sul mobility management di comunità».