«Per non vanificare l’impegno e gli sforzi dei cittadini, di Regione e dei Comuni che nell’emergenza hanno assunto responsabilità davvero significative affiancando le istituzioni nelle scelte, è assolutamente necessario ripartire con sicurezza e dai territori. I Comuni che hanno già svolto un ruolo determinante nella fase emergenziale, possono e devono essere al fianco dei cittadini per ripartire con responsabilità. A Regione Lombardia chiediamo un maggiore coinvolgimento dei Comuni e dei territori nelle azioni e nelle decisioni in vista della riapertura».
Con queste parole il vicepresidente di Anci Lombardia e sindaco di Cinisello Balsamo Giacomo Ghilardi ha sintetizzato le richieste di Anci Lombardia agli Stati Generali del Patto per lo Sviluppo della Regione Lombardia, che si sono tenuti nella mattinta di venerdì 17 aprile in videoconferenza.
Anci Lombardia ha condiviso pienamente i temi emersi sul tavolo del Patto dello Sviluppo, con particolare riguardo la sicurezza sanitaria. «È da lì che bisogna ripartire – ha spiegato Ghilardi – tenendo ben presente che la nostra regione è la più colpita dall’emergenza coronavirus e che i casi non si sono ancora fermati. E questo è bene ricordarlo anche fuori dai confini lombardi».
Priorità ben chiara per l’Anci Lombardia. «Al primo posto però ci sia la sicurezza. Anci Lombardia – ha aggiunto il primo cittadino Cinisellese – ha svolto ruolo determinate nella fase emergenziale perché i Comuni sono il presidio più prossimo ai cittadini e per questo in grado di veicolare e spiegare al meglio le decisioni che vengono prese per fare in modo che vengano seguite e rispettate. Per questa ragione riteniamo necessario uno sforzo in più nel coinvolgimento di Anci Lombardia e dei Comuni, specie nelle decisioni territoriali».
Quanto alle misure che partiranno a breve in Lombardia: «Bene l’avvio dei test sierologici, ma anche in questo caso abbiamo bisogno di maggiori informazioni perché l’azione di Regione e Comuni sia uniforme e ai cittadini arrivino risposte chiare e concrete. Mentre sui progetti post degenza, come quello avviato a Milano, è necessario prevedere iter burocratici più snelli perché anche i Comuni più piccoli siano nelle condizioni di attivarli. Siamo assolutamente convinti che anche nella fase della ripartenza i Comuni e territori avranno un ruolo centrale e determinante e chiediamo a Regione che, come fatto sin qui, continui a coinvolgerci in maniera adeguata. Riteniamo, infatti, che sia proprio dai territori che si debba ripartire con responsabilità. I Comuni sono punto di riferimento non solo per la sanità territoriale, ma anche per le famiglie, le scuole pubbliche e paritarie, gli artigiani, i commercianti, il terzo settore che ha svolto un ruolo importante nell’emergenza, e molti altri settori. Siamo pronti a supportarli ma ricordiamo che per farlo sono necessari maggiori risorse per poter garantire in futuro il corretto funzionamento dei servizi».