Matematica e fisica non sono materie semplici e, si sa, per molti formule ed equazioni sono rimaste un mistero anche dopo gli anni di scuola. Ma Giuseppe D’Armento, sestese d’adozione e professore per una vita, con la passione per la fisica ci è nato e ancora adesso, a 74 anni, non ha smesso di trasmetterla ai ragazzi con qualsiasi mezzo a sua disposizione. In particolare, ha deciso che in questo periodo di quarantena offrirà la sua pluriennale esperienza per dare ripetizioni gratuitamente agli studenti in difficoltà.
«In un momento del genere non si può pensare di farlo a titolo oneroso – rimarca Giuseppe -, bisogna dare un supporto a questi ragazzi, che sono stati penalizzati più di tutti per qualcosa di cui non hanno colpa». Il professor D’Armato, classe 1946, è arrivato a Sesto San Giovanni dalla provincia di Matera per studiare fisica a Milano: «Alloggiavo dove adesso sorge la Multimedica: una volta c’era un pensionato universitario». Dopo la laurea è rimasto a Sesto, dove ha iniziato la sua carriera di insegnante ai Salesiani, passando poi all’Andrea Doria di Cinisello Balsamo, all’Enrico De Nicola di Sesto e al Settembrini di Milano. Alla fine è approdato al settore privato «ma sempre collaborando con aziende che si occupavano di sistemi per la scolastica», precisa Giuseppe.
Nonostante l’età «in questo periodo sono considerato a rischio e me ne sto ben tappato in casa», dice lui ironizzando, il professore ha un’intelligenza vivace e versatile. «Per le ripetizioni – spiega – mi appoggio alla piattaforma Zoom, con una video lezione usando la tavoletta grafica, per scrivere le varie reazioni fisiche. C’è anche la possibilità di condividere il monitor per svolgere insieme al ragazzo gli esercizi. Solo così si capisce quali sono le difficoltà. Poi bisogna essere capaci di trascinare i ragazzi verso la materia e sfruttare il loro momento di massima concentrazione: dura circa 20 minuti e in quelli un professore deve saper dare il massimo». Per comunicare la sua disponibilità, D’Armento ha scritto un post su Facebook, lasciando come contatto la sua mail: giusda46@gmail.com.
E sulla possibilità di promuovere tutti gli studenti con il «6 politico» quest’anno a causa della quarantena imposta dal coronavirus, il professore non è contrario: «Nell’ultima parte dell’anno – dice – i ragazzi danno il massimo per recuperare. Penalizzarli, perché magari non tutti hanno le stesse possibilità di accesso alle tecnologie o appunto alle ripetizioni, sarebbe ingiusto. Meglio aspettare di iniziare un nuovo anno e allora ci si potrà concentrare su come recuperare il programma ‘perso’».