Coronavirus: «Legame con i farmaci per il cuore non è verificato»

Il possibile legame tra il coronavirus e l’assunzione di particolari farmaci per il cuore? «Una notizia pericolosa e non verificata», secondo gli esperti dell’Istituto Auxologico Italiano,  Irccs – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico con 13 strutture ospedaliere e diverse sedi sul territorio di Milano (tra cui una anche a Cusano Milanino).

A fare chiarezza per evitare allarmismi e presentare le linee guida che ha preparato per l’Organizzazione Mondiale contro l’Ipertensione ci ha pensato il professor Gianfranco Parati, direttore Scientifico di Auxologico, direttore del Dipartimento Cardio-Neuro-Metabolico di Auxologico San Luca e professore di Medicina Cardiovascolare all’Università degli Studi Milano – Bicocca.

«Quello che sappiamo al momento è che il coronavirus si serve di particolari recettori chiamati ACE2, che sono coinvolti anche in meccanismi di regolazione cardio-vascolare – spiega il professor Parati -. Anche i farmaci per l’ipertensione agiscono sul recettore ACE2. Da qui è nato il malinteso. l’evidenza dell’esistenza di questo recettore non si accompagna ad alcuna evidenza che i farmaci per l’ipertensione abbiano una qualche interazione con l’infezione».

Ciò che è importante secondo il medico è evitare di sospendere la terapia. «Non c’è nessuna indicazione per modificare una terapia di questo tipo – prosegue – in particolare nel caso di terapia a base di ACE inibitori o antagonisti dei recettori dell’angiotensina II (i cosiddetti ‘sartani’), mentre ci sono dati molto chiari e forti sulla pericolosità di sospendere questi farmaci, in assenza di una motivazione specifica individuata dal proprio medico. Quello che sappiamo con certezza infatti è che i farmaci per l’ipertensione sono farmaci salvavita. Stiamo studiando il problema, data la sua rilevanza, e speriamo che presto la ricerca ci dia risposte scientificamente valide a cui attenerci».

Qui di seguito, le linee guida dell’Organizzazione mondiale contro l’Ipertensione Arteriosa scritte dal professor Parati, che è segretario generale dell’organizzazione.

  1. Non sospendere la terapia
  2. Misurare la pressione arteriosa
  3. Rimanere idratati
  4. Fare attività fisica anche a casa