Regione Lombardia ha agito autonomente, scegliendo una strada che in parte anticipato quanto poi confermato dal Governo.
Da Roma il ministro Boccia ha dichiarato che la Lombardia avrebbe dovuto aspettare, accuse che però sono state rispedite al mittente dall’assessore al Bilancio della Regione Lombardia Davide Caparini: «Il ministro Boccia dice che avremmo dovuto aspettare? È quello che il suo Governo sta facendo dal primo giorno dell’emergenza coronavirus, ma noi non abbiamo più tempo per aspettare. Qui si muore. In Lombardia gli alberghi saranno chiusi, gli ordini professionali fermati, il divieto di assembramento sarà punito con 5.000 euro e verrà fatto test della febbre e molto altro per tutelare i nostri cittadini».
«Confido nel buonsenso dei lombardi – ha aggiunto Caparini – che hanno capito la gravità della situazione e che sanno, loro sì, cosa fare. Qui chi poteva chiudere per preservare la salute dei lavoratori lo ha già fatto o lo sta facendo. Lunedì 23, invece di fare qualche selfie a Malpensa vengano a Lodi, Cremona, Brescia o Bergamo dove in 30 giorni non si sono mai visti».