La notizia è arrivata nel primo pomeriggio di oggi direttamente dalla Prefettura: la polizia locale non potrà più eseguire controlli sugli spostamenti delle persone per assicurarsi che rispettino il Dpcm. Dopo i massicci controlli sia di persone a piedi che di automobilisti effettuati dai vigili negli ultimi giorni (che a Sesto e Bresso hanno portato anche a 13 denunce ), la Prefettura ha deciso che a poter controllare i cittadini saranno carabinieri e polizia di Stato, non più la locale. Nella nota arrivata ai sindaci questo pomeriggio la Prefettura non fornisce spiegazioni. particolari rispetto alla decisione presa.
«Mi è stato comunicato dalla Prefettura che la polizia locale non potrà più fare controlli sulle motivazioni degli spostamenti dei cittadini. Questo non è il momento delle polemiche, rispetto la decisione della Prefettura ma non la condivido e spero che possa essere cambiata. Ritengo infatti che gli agenti della polizia locale stiano dando grande prova di impegno e professionalità nel far rispettare le norme contenute nel decreto per il contenimento del coronavirus: 150 controlli quotidiani eseguiti sul nostro territorio. Sarebbe una grave perdita non poter più contare sul loro capillare lavoro», così ha commentato Roberto Di Stefano, sindaco di Sesto San Giovanni in una nota.
Anche il sindaco di Cologno Monzese, Angelo Rocchi si è detto contrario alla decisione del Prefetto di Milano: «Prendo atto della decisione, ma non la posso condividere. Credo che il lavoro degli operatori di polizia locale sia fondamentale, sempre e ancora di più in questo momento, per arginare il contagio in questa emergenza sanitaria che ci sta impegnando senza tregua da giorni. Spero che il Prefetto cambi idea, al contrario sono pronto a far sentire la nostra voce insieme a tanti sindaci che, come me, non comprendono le motivazioni di questo provvedimento che rende vani tanti sforzi che stiamo compiendo».
Nei prossimi giorni si riunirà il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, che comprende carabinieri, polizia locale, polizia di Stato, guardia di finanza e prefettura, per decidere meglio sul da farsi. Nel frattempo, i cittadini che vogliono segnalare assembramenti o comportamenti che violano le norme del Dpcm devono rivolgersi a carabinieri o polizia di Stato.