«Questa battaglia la vinciamo se adottiamo comportamenti virtuosi», ha esordito così Giulio Gallera, assessore al Welfare di Regione Lombardia, durante la conferenza stampa di aggiornamento sul Coronavirus.
Gallera ha chiarito alcuni aspetti a proposito del sistema sanitario lombardo e sulle novità che si stanno apportando per contenere il rischio di contagio. «Abbiamo avuto un momento di approfondimento con tutte le nostre Ats – ha sottolineato -. E stiamo adottando un modello di sorveglianza. È previsto l’isolamento per chi è stato in contatto diretto con un paziente positivo, ma non solo. Metteremo sotto controllo anche altre categorie, tra cui chi ha anche solo qualche sintomo influenzale, come un raffreddore o una tosse. Si tratta di soggetti che devono assolutamente stare in casa in isolamento, perché dagli studi emerge come in molti sviluppino il Coronavirus anche in forma molto lieve. Potenzialmente proprio loro possono essere i soggetti che mettono più a rischio sia la propria salute che quella degli altri». Per queste categorie verrano previsti controlli attraverso la telemedicina, i saturimetri e le telefonate.
L’assessore ha fornito inoltre importanti aggiornamenti riguardo alle risorse ospedaliere in arrivo. Dalla protezione civile sono pervenuti 14 respiratori, che sono già stati distribuiti negli ospedali del territorio. Sono arrivati anche 30 respiratori di sub intensiva dalla Cina e 2.000 tute protettive grazie a una donazione degli Artisti cinesi, con il coinvolgimento delle ambasciate.
Dalla Cina approderà domani anche una delegazione di medici, che atterrerà a Malpensa nel pomeriggio. Sette medici di terapia intensiva e epidemiologia e 3 tra tecnici e infermieri. Saranno i primi di un gruppo più ampio di 300 persone, che giungeranno in Italia dalla Cina per prestare soccorso.
Sono arrivati inoltre i primi medici americani, che domani monteranno un ospedale da campo nel nosocomio di Cremona, grazie al contributo delle Chiese evangeliche americane. «Il mondo si sta stringendo a noi», ha dichiarato Gallera. Che ha ribadito anche che domani verranno aggiunti 16 posti letto di terapia intensiva all’Ospedale San Carlo di Milano e che si sta lavorando per aprirne altrettanti tra una settimana.
L’assessore Gallera ha voluto infine chiarire la questione dell’ospedale di emergenza nell’ex Fiera di Milano e ha replicato alla polemica sulla possibilità di ospitare il polo sanitario nell’ospedale di Legnano. «Stiamo lavorando con scrupolo, abbiamo già scandagliato tutti i presidi ospedalieri, quelli attivi e quelli in disuso, e quindi anche l’ospedale di Legnano, che era stato valutato con una perizia. Ma quell’ospedale è chiuso da 10 anni, i macchinari erano stati trasferiti nel nuovo centro, e tutto il resto era stato oggetto di vandalismi. I tecnici hanno perciò evidenziato che per rendere agibile quella struttura avremmo bisogno di 6-12 mesi».
Il centro di Legnano è stato perciò scartato ma il progetto della futura terapia intensiva sembra procedere. Guido Bertolaso, arruolato come consulente dal governatore Attilio Fontana, si è detto soddisfatto di questo incarico assunto per la Regione. «Sono venuto qui in punta di piedi, sicuro che riusciremo a fare un lavoro straordinario anche con la collaborazione della protezione civile nazionale e di tutte le forze migliori del nostro Paese – il commento di Bertolaso –. Stiamo combattendo una guerra contro un nemico molto pericoloso. Tutti devono dare il proprio contributo».
Ieri l’ex capo della protezione civile ha incontrato Fontana per discutere della realizzazione dell’ospedale e insieme si sono recati in Fiera per un sopralluogo. «Ci siamo scambiati le prime idee per capire in che modo poter raggiungere l’obiettivo – ha spiegato Fontana – Durante il sopralluogo Bertolaso e i suoi collaboratori hanno potuto prendere visione della struttura per compiere i primi passi». È notizia di oggi inoltre la donazione da parte di Silvio Berlusconi di 10 milioni di euro per sostenere il progetto, la somma necessaria per la realizzazione del reparto di 400 posti.