Il 2020 di gare per Rachele Somaschini si apre al palcoscenico europeo. Dopo due stagioni concluse con successo nel Campionato Italiano, la pilota di Cusano Milanino si è iscritta al FIA European Rally Championship (ERC), la massima serie continentale, per confrontarsi a un più alto livello competitivo e far conoscere oltreconfine la sua iniziativa #CorrerePerUnRespiro, una campagna di sensibilizzazione sulla fibrosi cistica contro cui Rachele lotta dalla nascita.
La 26 enne esordirà al Rally Islas Canarias, su asfalto, nel weekend del 7-9 maggio. Le tappe a cui prenderà parte la cusanese toccheranno Lettonia, Polonia, Italia (il Rally di Roma Capitale), Repubblica Ceca, Cipo e Ungheria. Un programma che però potrebbe subire delle variazioni a seconda delle eventuali variazioni dovute al Covid-19.
In attesa quindi del debutto nella serie europea, posticipato a maggio per cause di forza maggiore, Rachele sta lavorando sulla necessaria preparazione fisica e mentale per affrontare al meglio questa nuova sfida contro il cronometro e la sua malattia.
Al suo fianco, a bordo della Citroen DS3 R3T della scuderia RS TEAM SSD, preparata dalla Sportec Engineering, ci sarà la navigatrice toscana Chiara Lombardi, con cui Rachele ha già disputato diverse gare dalla fine del 2018 a oggi.
«Prendere parte al Campionato Europeo è una grande opportunità di crescita per me – ha detto Rachele -. Devo innanzitutto ringraziare i miei sponsor che hanno trasformato questo sogno in realtà. Il nostro obiettivo è quello di dare il massimoe siamo consapevoli che non sarà una passeggiata. Gli organizzatori delle gare e del Campionato stesso ci hanno accolto a braccia aperte assicurandoci il loro supporto durante questo nostro debutto europeo. Sarà sicuramente un anno ricco di novità e tra queste potrebbe esserci anche un cambio di vettura nel corso della stagione. Siamo positive nonostante la situazione sia piuttosto difficile soprattutto per il sopraggiungere dell’emergenza Coronavirus in Italia e la conseguente necessità di annullare o modificare gran parte dei miei impegni. Stiamo cercando il modo di fare tutto il possibile, cercando però di preservare la salute che, per le persone come me, che hanno una malattia che vede già compromesse le vie respiratorie, rimane una priorità in assoluto. Non escludiamo qualche ritorno nel CIR, di sicuro non abbandoneremo totalmente le gare in Italia».