Per contenere l’emergenza coronavirus, è entrato in vigore un decreto che prevede misure ancora più stringenti non solo per la Lombardia ma per tutto lo Stivale. Al centro della questione l’importanza di rimanere nella propria abitazione, evitando ogni uscita non necessaria. Concessi soltanto gli spostamenti per motivi di lavoro, di salute o per rifornimenti di prima necessità (fare la spesa al supermercato). Abbiamo discusso del nuovo decreto con Fabrizio Pregliasco, virologo e direttore Sanitario dell’Irccs Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano.
Professore, come valuta l’introduzione di queste misure?
«Era una scelta doverosa e necessaria, è l’unica cosa che possiamo e che dobbiamo fare, in particolare nelle zone che non sono ancora colpite dal virus. Infatti i risultati, dalle ricerche scientifiche pregresse, evidenziano un’efficacia sopratutto dove l’epidemia è ancora limitata. È fondamentale dare questa responsabilizzazione a tutti i cittadini e far sì che le strutture sanitarie delle varie regioni ancora non colpite possano utilizzare questo tempo per strutturarsi e dare quella assistenza che noi in Lombardia continuiamo a fornire, seppur con grande sofferenza e impegno da parte di tutto il personale sanitario».
In Cina si stanno ottenendo ottimi risultati…
«Sì, lì la situazione è molto positiva. Si parla di 36 casi ieri e di una situazione che va verso la normalità. Vedremo se con la ripresa delle attività non ci sarà un ritorno; ma è dimostrato che interventi come quelli che stiamo proponendo noi e che per loro sono stati ancora più stringenti sono l’unica possibilità che abbiamo per ridurre la diffusione di questo virus».
Come possiamo comportarci se abbiamo necessità di uscire per fare la spesa?
«Si può fare ma con il buon senso, evitando affollamenti, usando l’igiene, limitando i contatti interumani. È questo l’elemento cruciale, dal punto di vista statistico. È l’unica cosa che si può fare, e dobbiamo farla tutti».