Il Comune di Sesto San Giovanni ha denunciato due fratelli dopo aver ricevuto dall’Inps l’apposita documentazione che attesta le loro false dichiarazioni in merito alla residenza e alla composizione del nucleo famigliare: grazie a questi raggiri percepivano indebitamente il reddito di cittadinanza.
«Quando i furbetti tentano di frodare lo Stato e vengono beccati con le mani nel sacco è sempre un’ottima notizia – commenta il sindaco Roberto Di Stefano –. È vergognoso che ci sia gente che pensi di campare sulle spalle degli altri percependo un sussidio senza alcun diritto. Mi auguro che vengano fatti sempre più controlli sulle domande presentate per ottenere il reddito di cittadinanza».
Si tratta di due fratelli di 61 e 59 anni di origine marocchina. Entrambi, nel presentare la richiesta per il sussidio, hanno dichiarato di vivere da soli, ma da verifiche anagrafiche è emerso il contrario, ovvero che i due dividevano la stessa casa in via Leopardi a Sesto San Giovanni. Il più giovane dei due fratelli ha anche dichiarato di essere residente in via Cinque Maggio a Milano: anche in questo caso, in seguito a verifiche dell’Ufficio Anagrafe, si è appurata la falsità della dichiarazione.
Da luglio 2019 a oggi i due fratelli marocchini hanno percepito indebitamente sussidi per un totale di 6.500 euro (3.500 euro in sette mesi il 61enne e 3mila euro in sei mesi il 59enne).