Amianto sì, amianto no. E intanto nella ex città delle fabbriche torna lo spettro del metallo cancerogeno.
Da lunedì 17 infatti, 120 piccoli alunni della scuola dell’infanzia Vittorino Da Feltre di via Marconi sono rimasti a casa. Il venerdì precedente, durante la sostituzione delle coperture del tetto, la discarica in cui sono state inviate le lastre ha avvisato il Comune che era stata riscontrata la presenza di amianto e materiale cancerogeno.
«Con un documento del genere in mano – spiegano dal Comune – abbiamo dovuto chiudere la scuola immediatamente». L’amministrazione comunale ha puntato il dito contro la giunta che governava nel 2007: quell’anno un tecnico incaricato dall’allora amministrazione aveva certificato che i pannelli fossero di fibrocemento, senza rilevare presenza di amianto.
«Quello che è emerso riguardo la scuola Vittorino da Feltre è molto grave e non fa altro che confermare la mala gestione della sinistra a Sesto San Giovanni», aveva evidenziato il sindaco Roberto Di Stefano, puntando il dito contro le giunte degli anni passati. «La cosa assurda – sottolineava l’assessore all’Urbanistica Antonio Lamiranda – è che questo tecnico negli anni ha continuato a certificare l’assenza di amianto nella copertura della scuola Vittorino da Feltre».
Negli scorsi giorni però, le controperizie effettuate dalla ditta incaricata dall’impresa che effettuava i lavori sul tetto e da un’altra ditta, Silea Lab, incaricata dal Comune stesso, hanno rilevato nei pannelli Nichel e altri materiali ma non l’eternit. «Tutte le perizie per ora dicono che non c’è amianto – confermano dal Comune -. Potrebbe essere stato un errore della discarica a questo punto».
Pericolo (forse) scampato: si attendono ancora le analisi di Ats, che arriveranno entro venerdì 21. Nel caso anche queste diano esito negativo, la scuola riaprirà lunedì 24. «Nel frattempo – assicura l’amministrazione – con il dirigente Rossilli abbiamo concordato il trasferimento dei bambini sul plesso Rovani per questi giorni. Si occupa del trasferimento la scuola stessa».
I genitori però lamentano la scarsa efficienza del Comune nella gestione dei bambini: «Dopo un weekend da incubo – racconta Valentina Costa, presidente del comitato genitori della scuola – abbiamo avuto l’ulteriore preoccupazione della gestione dei piccoli. L’ordinanza di chiusura della scuola è arrivata tardissimo, solo lunedì. A oggi sappiamo che i bambini verranno smistati alla Rovani nei giorni di giovedì e venerdì ma non sappiamo ancora quale sarà l’orario. Fra l’altro lunedì ci sarebbe dovuta essere la festa di Carnevale».
E proprio le festività del Carnevale si accavallano a questi giorni di chiusura scolastica, creando disagi per le famiglie in cui ci sono entrambi i genitori a lavoro: «Giovedì e venerdì prossimo i bimbi sarebbero rimasti a casa, il fatto che ci si sia dovuti organizzare per ulteriori tre giorni questa settimana, è stato estremamente complicato per molti genitori. È chiaro che non attribuiamo la colpa al preside – precisa Costa -. Ci rendiamo anche conto che non sia semplice ma ci aspettavamo una gestione dell’emergenza più efficiente da parte del Comune».