Città della Salute, i Giovani Sestesi chiedono la «convocazione immediata di un consiglio comunale»

Anche la Lista Civica Giovani Sestesi si esprime sulla Città della Salute e della Ricerca: «La notizia che l’Istituto dei Tumori di Milano ha deciso di dare il via ad un piano di ristrutturazione e ammodernamento della propria sede storica, non può non suonare come un campanello d’allarme», scrive in una nota Paolo Vino, consigliere della lista civica Giovani Sestesi.

«L’Istituto di via Venezian è, insieme all’Istituto Besta, il cuore del progetto. A fronte di un progetto che ormai ha 10 anni di vita e che avrà bisogno di altri 6 o 7 anni per vedere la luce, è naturale che i soggetti in questione si cautelino. Questo non può che aumentare la nostra preoccupazione, già alimentata dalla lentezza, la poca chiarezza. Non intendiamo che la Città della Salute diventi l’ennesima occasione gettata per Sesto. Questo è il momento della chiarezza e della trasparenza, per questo chiediamo all’amministrazione comunale la convocazione immediata di un consiglio comunale dedicato espressamente alla Città della Salute e della Ricerca».

Anche il Pd di Sesto San Giovanni è preoccupato per le lunghe tempistiche che metterebbero in difficoltà il progetto della Città della Salute. Monica Chittò, ex sindaco di Sesto e consigliere comunale Pd, attribuisce responsabilità anche a Regione Lombardia: «l’Istituto dei Tumori non potendo più aspettare dovrà impegnarsi in una importante ristrutturazione. Con quali soldi? Saranno forse quelli dell’accordo di programma che il Ministero della Salute aveva messo a disposizione per la Città della Ricerca e della Salute? Nel frattempo c’è un progetto che riguarda la cura e la ricerca privata (il Galeazzi) che invece va avanti come un treno. Non sarà che Regione Lombardia ha un po’ di problemi a occuparsi della sanità pubblica?», ha scritto sul suo profilo Facebook.