Il Comune di Cinisello ha inviato nelle scorse settimane degli avvisi di accertamento per riscuotere la tassa dei rifiuti e l’Imu a chi, secondo quanto risultava, non aveva pagato. Un atto responsabile e doveroso, non fosse che diverse persone che hanno ricevuto l’avviso «avevano già pagato le imposte», almeno secondo quanto denuncia il consigliere del Partito Democratico Luca Ghezzi.
«Gli avvisi riguardavano i mancati pagamenti tra gli anni 2014 e 2017 – racconta Ghezzi -. Peccato che ci sono state diverse segnalazioni di cittadini a cui questo avviso è arrivato per errore, poiché avevano già versato la loro parte. La cosa più assurda è che, a chi si è lamentato, il Comune ha risposto che avrebbero comunque dovuto pagare il costo della raccomandata. Un’ingiustizia».
I guai ora arriveranno per quei cinisellesi che non hanno tenuto la ricevuta di pagamento risalente a quattro, cinque o sei anni fa e che non possono quindi dimostrare di aver già tenuto fede ai loro obblighi.
Sembra inoltre che alcuni avvisi di pagamento siano stati notificati con l’inizio del nuovo anno 2020 e che questo ritardo ‘mandi in prescrizione’ l’obbligo di pagare le tasse del 2014. Infatti se facesse testo la data di notifica, sarebbe scaduto il tempo massimo per riscuotere l’imposta.
«Adesso andremo a fondo – conclude Ghezzi -, capiremo quanti avvisi sono arrivati e quanto sbagliati. Chiederemo infine la responsabilità politica dell’assessore al Bilancio Valeria De Cicco».