A poche ore dall’annuncio delle dimissioni dell’assessore al Bilancio Nicoletta Pini, arrivano i commenti ‘a caldo’ del mondo politico sestese. Per primo il Pd cittadino, che esprime il suo rammarico per l’abbandono della carica «in un momento cruciale per un’amministrazione comunale, a poche settimane dalla redazione del bilancio di previsione per il 2020, e senza sapere se la Corte dei Conti ha approvato il secondo piano di riequilibrio (il primo era stato bocciato qualche mese fa)».
Il Partito Democratico entra a gamba tesa sollevando dubbi sulle reali motivazioni delle dimissioni: «Si tratterà davvero di questioni personali – scrivono -e non di ulteriori problemi con il piano di riequilibrio? O di epurazioni politiche che seguono le dimissioni politiche dell’ex vicesindaco (non ancora nominato dopo le sue dimissioni di oltre un anno fa) e dell’ex assessore all’educazione e ai servizi sociali?»
Intanto, dopo la nota ufficiale inviata dal sindaco Roberto Di Stefano, la stessa Nicoletta Pini dissipa ogni dubbio sollevato dal Pd, spiegando il proprio addio alla politica in una lunga nota pubblicata sul suo profilo Facebook.
Dimissioni che l’ormai ex assessore ha definito «inevitabili», per questioni lavorative. «In questi mesi difficili, quale libera professionista ho mantenuto la mia attività lavorativa, non essendo possibile per me prendere alcun tipo di aspettativa, ed in questo momento di grandi attese dai mercati è sopraggiunta una importante richiesta da parte della mia azienda, che prevede una maggiore attenzione e presenza che mal si concilia con la mia attività comunale. Dovendo responsabilmente decidere se esserci o meno, nel rispetto della mia attività lavorativa e della mia clientela, volendo offrire il massimo del mio supporto, ho maturato questa sofferta decisione, sicuramente difficile, ma al momento inevitabile».
Per ora la delega al Bilancio rimane al sindaco Roberto Di Stefano. La cittadinanza sestese si trova quindi senza una figura esclusivamente dedicata ad affrontare le ulteriori manovre finanziarie che il predissesto dell’ente e il piano di risanamento richiederanno.