Sono giovanissimi gli esecutori della rapina in villa che il 2 agosto 2019 è stata seguita ai danni di un imprenditore padernese di una ditta di trasporti.
Si tratta di due ragazzi di vent’anni, sottoposti da mercoledì 27 novembre all’ordinanza di custodia cautelare in carcere assieme agli altri tre uomini ritenuti responsabili del colpo.
Si tratta di C.O., classe 1999, che quel tardo pomeriggio di agosto, quando i carabinieri, allertati dai vicini di casa, arrivano alla villa di via Piaggio 33 a Paderno, scappa su un motorino rubato. Il 2 agosto veniva invece arrestato in flagrante l’altro esecutore materiale, C.A., anche lui di soli vent’anni.
I rapinatori erano entrati in casa dell’imprenditore armati di grossi coltelli da macellaio. Nell’abitazione erano presenti la moglie 36enne dell’uomo e la figlia di 11 anni, rimasta ferita all’altezza della tibia in una colluttazione avvenuta con uno dei due giovani. Il padrone di casa era in taverna, dove teneva i soldi delle consegne. Il rapinatore che ad agosto riesce a scappare aveva in tasca 10mila euro in contanti.
Grazie soprattutto alla collaborazione del vicinato, che racconta nei dettagli ciò che ha visto e sentito nei giorni precedenti al furto, i carabinieri della compagnia di Sesto San Giovanni riescono a risalire agli altri componenti del gruppo: si tratta dei due pali e addetti al sopralluogo, B.J. classe 1987 e residente a Cinisello Balsamo e D.N. classe 1982 residente a Milano.
L’uomo che è accusato di aver architettato la rapina, R.C., ha 37 anni ed è niente meno che un dipendente dell’azienda di trasporti dell’imprenditore padernese. Anche lui residente a Cinisello Balsamo è pregiudicato per reati in materia di stupefacenti. R.C. sapeva quando il titolare della ditta raccoglieva i soldi delle consegne e proprio in quei giorni (quando l’uomo ha in casa migliaia di euro) organizza il colpo. «Il giorno prima del reato – racconta il comandante dei carabinieri Saverio Sica – R.C. si dà malato al lavoro, così come il giorno stesso. Successivamente non si farà più vedere in azienda».
Tutti e cinque gli uomini sono ora in arresto per rapina, concorso e ricettazione del motorino rubato.