Sesto San Giovanni, ex cinema Apollo: i residenti chiedono un intervento

Foto da www.giusepperausa.it

Un tempo era un piccolo gioiello cittadino. La galleria di via Bruno Buozzi dagli anni Sessanta ospitava il cinema Apollo, allora proprietà di un imprenditore locale.

Qualche anno fa il cinema ha chiuso e da quel giorno l’area antistante alla sala è stata completamente abbandonata a se stessa.
I residenti della zona lamentano da anni il degrado in cui versa questo piccolo pezzo di città: «Nella galleria dell’ex cinema abbiamo l’ingresso dei nostri condomini – racconta Albano Marchetti, residente – ma da anni è diventato pericoloso uscire ed entrare in orario serale. Questi dieci metri sono completamenti abbandonati ai vandali occasionali, che rompono vetri, urinano e defecano sui muri di marmo, tanto da averli resi completamente neri. In più per anni è mancata l’illuminazione, fino a quando non l’abbiamo installata noi residenti, sostenendone le spese. Più volte abbiamo tentato di parlare con l’imprenditore prima e con l’amministrazione poi, ma in cinque anni non abbiamo mai ottenuto nessun impegno concreto».

Intanto, l’ex cinema Apollo è stato acquistato dal Comune di Sesto, che ora punta a riqualificare la galleria proprio attraverso la valorizzazione della sala. L’assessore ai Lavori Pubblici Antonio Lamiranda è ottimista: «Stiamo per pubblicare il bando di manifestazione di interesse, per dare in concessione a un privato l’ex cinema. La sala potrà essere riconvertita in qualsiasi tipo di struttura tranne che in soluzioni abitative. Se riattiviamo nella galleria una funzione importante, si riqualificherà di conseguenza anche la zona antistante che ora è degradata».

Le ipotesi più probabili di riconversione dell’ex cinema per ora sono «una palestra, un auditorium o un centro polifunzionale». In ogni caso, la riqualificazione dell’edificio richiederà diversi mesi e nel frattempo secondo Lamiranda i residenti dovrebbero «segnalare alla polizia i bivacchi e gli atti di vandalismo, richiedendo una maggiore vigilanza».

Noemi Tediosi