L’abbandono scolastico? dipende dal livello di istruzione dei genitori e dalla quantità di libri presenti in casa. È quello che hanno scoperto i giovani del Sestante, un collettivo che si trova ogni settimana al centro sociale Silvia Baldina di via Forlì.
Alcuni ragazzi del gruppo hanno ideato un questionario per indagare la percezione che i cittadini hanno dell’abbandono scolastico. Ventitré domande a cui hanno risposto circa quattrocento persone, la maggior parte residenti a Sesto.
«L’idea – racconta uno dei ragazzi, il venticinquenne Davide Balestra – ci è venuta grazie al lavoro che ogni settimana facciamo alla scuola popolare di via Marzabotto. In pratica seguiamo alcuni ragazzi di medie e superiori aiutandoli a fare i compiti. Sono studenti che ci vengono segnalati dalla scuola, perché hanno un basso rendimento scolastico ma le famiglie non possono permettersi le ripetizioni. Quest’anno abbiamo deciso di ragionare con i più grandi sulla sfida più importante per loro: prendere il diploma. Il questionario ha in realtà confermato ciò che evidenziano i dati Istat a livello nazionale, ovvero che le probabilità di uno studente di diplomarsi e laurearsi sono più alte se i suoi genitori sono a loro volta laureati».
Una problematica di cui c’è ancora troppa poca consapevolezza: «Dalle risposte, si evidenzia che quasi nessuno correli questi fattori, ma la maggior parte pensa che lo scarso rendimento sia esclusivamente colpa della pigrizia degli studenti». Un secondo dato interessante riguarda i libri: «Elaborando i dati – rivela Davide – abbiamo trovato che il rendimento scolastico dei giovani dipende anche dalla quantità di libri che ci sono in casa. Il 60 per cento delle famiglie di non laureati possiede meno di 50 libri. I numeri si ribaltano invece nelle case di ragazzi laureati, lì il 70 per cento possiede un numero maggiore di volumi».
I risultati del questionario e una riflessione in merito si è tenuta martedì 19 al Punto Zero di via Maestri del Lavoro, dove ragazzi e adulti hanno discusso su come colmare questo gap,.
Noemi Tediosi