È stato professore per tantissimi alunni del Nordmilano: dalle palestre del Liceo Casiraghi fino al ruolo di Direttore Tecnico della Nazionale di Atletica Leggera. Nel mezzo, tantissimi anni vissuti a Sesto San Giovanni, prima del passaggio alla Facoltà di Scienze Motorie dell’Università degli Studi di Milano.
Stiamo parlando del professor Antonio La Torre, classe 1956. Gli azzurri da lui guidati hanno sfiorato il podio ai recenti Europei, arrivando a solo mezzo punto dal terzo posto. Ma poco importa, per l’Italia il quarto posto è un risultato ugualmente storico, il migliore di sempre. E pensare che alla Gazzetta dello Sport, prima della manifestazione, La Torre aveva dichiarato che l’obiettivo era quello di rientrare tra le prime sette potenze europee, con l’occhio già puntato verso i Mondiali di Doha. L’asticella, letteralmente, si alza adesso per l’ex professore del Casiraghi.
«Abbiamo conquistato il quarto posto e non parlerei dei rimpianti per un piazzamento migliore, mancato di mezzo punto o di un punto e mezzo – le parole del DT La Torre – A tutti avevo chiesto di produrre un risultato di squadra e così è stato. Soprattutto sono emersi nuovi leader, da Davide Re che ha ottenuto due successi in questa edizione tra 400 e staffetta 4×400 metri, a Yeman Crippa sempre più tra i migliori nel mezzofondo prolungato a livello europeo, fino a Luminosa Bogliolo, anche per il modo con cui ha vinto nei 100 ostacoli battendo avversarie di primo piano. Non dimentichiamo le tante altre eccellenti prestazioni, ad esempio Marcell Jacobs secondo nei 100 come Fausto Desalu sui 200 metri. Nell’insieme non c’è stata nessuna clamorosa controprestazione. È stato forte il senso di squadra, ed è la cosa su cui vorrei continuare a lavorare».