I consigli comunali degli ultimi giorni nel Nordmilano hanno avuto un tema in comune: la discussione del bilancio previsionale dell’Azienda Insieme per il Sociale (Ipis), il documento per la programmazione dei servizi sociali e per l’attuazione dei rapporti con il terzo Settore all’interno del piano di zona.
La forze politiche di centrosinistra del Nordmilano hanno evidenziato i loro dubbi sulle azioni portate avanti dalle amministrazioni di centrodestra. «Manifestiamo la nostra preoccupazione per l’evidenziarsi di una deriva dirigista e non dialogante nei confronti del privato sociale e la mancata condivisione della lettura dei bisogni alla base della programmazione degli interventi sociali».
Secondo quanto spiegato dal Pd Zona Nord-Est milanese, lista civica Fare di Più,Cusano Milanino Ambientalistica e solidale, Cinisello Balsamo Civica e lista civica Bresso C’è «le amministrazioni di centrodestra hanno ignorato il ruolo delle associazioni e degli Enti del Terzo Settore che la legge 328/2000 assegna e mancano di valorizzare il contributo nella programmazione e progettazione dei servizi sociali non convocando da più di un anno le rappresentanze a tavoli tematici. Non hanno permesso di accedere a finanziamenti specifici previsti dalla Regione per progetti di ambito innovativi per la realizzazione di un sovrambito».
Da qui i dubbi che ora vengono sollevati: «Ci chiediamo se per le attuali amministrazioni il Terzo Settore rappresenti un interlocutore qualificato o non sia semplicemente percepito come soggetto gregario delle iniziative pubbliche o ‘sostituto funzionale dell’agire pubblico’ dimenticando che la relazione e la collaborazione tra ente locale e Terzo Settore è volta al perseguimento dell’interesse generale della comunità e dà piena attuazione al principio di sussidiarietà sancito dall’articolo 118 della Costituzione. Crediamo che queste esperienze di collaborazione debbano essere rafforzate nell’interesse delle nostre comunità e diamo la nostra disponibilità ad un lavoro con le associazioni del nostro territorio con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio di partecipazione civile del Terzo Settore».