La sinistra all’attacco: «Asili nido, un giorno triste per Bresso»

L’opposizione del Comune di Bresso passa all’attacco. In consiglio comunale si è votata la delibera per esternalizzare il servizio degli asili nido a Ipis, l’azienda sovracomunale Insieme Per Il Sociale.

«Erano nell’aria dopo l’invenzione del fantomatico ‘buco di bilancio’, e adesso i nuovi tagli della giunta di centrodestra sono arrivati – denunciano il Pd bressese e la lista civica Bresso c’è -. Questa volta però fanno particolarmente male, perché vanno a distruggere un fiore all’occhiello della nostra città». L’esperienza comunale degli asili nido, sottolineano dall’opposizione, era cominciata nel 1971: «Non è ancora chiaro quale sarà il destino delle otto educatrici comunali che da settembre verranno distaccate presso Ipis e che, entro luglio 2022, saranno costrette a decidere del loro futuro. E proprio al loro destino guardiamo con preoccupazione, perché le educatrici comunali saranno costrette a subire un peggioramento delle loro condizioni lavorative passando a un contratto Uneba, o smetteranno di fare le educatrici passando a un ruolo d’ufficio o dovranno andarsene».

«È un giorno triste per Bresso – sottolineano dalla minoranza -. L’ente perde per sempre una competenza interna e preziosa per il proprio territorio e i propri cittadini. Si chiude una bellissima storia fatta di professioniste preparate e innamorate del proprio lavoro e di migliaia di famiglie e piccoli bressesi che hanno potuto beneficiare di un servizio attento e premuroso».