Sarà la svizzera Tbf + Partner AG a progettare la Biopiattaforma di Sesto San Giovanni. La società svizzera, realtà che opera nel settore ingegneristico in ambito ambientale, si è aggiudicata la gara per la progettazione dall’impianto dedicato all’economia circolare. Tbf avrà quindi il compito di elaborare il progetto di simbiosi industriale, che unirà in un unico polo green e carbon neutral (zero emissioni di Co2) altamente innovativo, il depuratore di Gruppo CAP e il termovalorizzatore CORE S.p.a., Consorzio Recuperi Energetici.
Il progetto definitivo per la Biopiattaforma sarà presentato dalla società svizzera alla fine di novembre per l’avvio del Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale (PAUR), che comprende tra gli altri il VIA (Valutazione Impatto Ambientale).«La Biopiattaforma è un progetto unico in Italia, che esce dalla logica della linearità per seguire la circolarità della sostenibilità e puntare su ecodesign, recupero delle materie di scarto, riprogettazione industriale dei prodotti e delle filiere produttive, in linea con i principi della circular economy, commenta Alessandro Russo, presidente e amministratore delegato di Gruppo Cap. Il progetto definitivo sarà il risultato di un iter strutturato e trasversale, che ha messo al centro anche cittadini, associazioni e comitati locali grazie al processo partecipativo intrapreso lo scorso novembre».
Il progetto definitivo infatti includerà anche le istanze che gli stakeholder locali hanno avanzato durante il percorso partecipativo e di dibattito pubblico, che porterà, tra le altre cose, a partire da settembre alla costituzione di un RAB (Residential Advisory Board), comitato consultivo dei cittadini, organo di monitoraggio e di scambio informazioni su tutte le scelte e le fasi del progetto. Per il nuovo impianto di via Manin è stato previsto un ivestimebnto di 47 milioni di euro, ma nasce non solo con l’obiettivo di diventare un punto di eccellenza per la produzione di biometano dalla frazione umida dei rifiuti (FORSU) e per la valorizzazione dei fanghi da depurazione, ma aspira anche a diventare un hub di innovazione per tutti gli impianti di depurazione gestiti da Cap, e un centro per la sperimentazione sulle acque reflue che consenta di implementare le ultime tecnologiche nel settore, in sinergia con altri player nazionali e internazionali, condividendo le scelte tecnologiche col territorio.
Una volta presentato il progetto definitivo, è prevista una seconda fase della durata di due mesi, che servirà a produrre la documentazione necessaria al successivo bando di gara per i lavori di realizzazione della Biopiattaforma, in attesa dell’autorizzazione Pauer. La terza e ultima fase, avviata a conclusione dell’iter autorizzativo, sarà rivolta a recepire ogni eventuale prescrizione derivante dal procedimento autorizzativo, con eventuale revisione del progetto entro i 30 giorni stabiliti dal bando.
«Con l’aggiudicazione della gara per il progetto definitivo, aggiungiamo un tassello fondamentale alla realizzazione della riconversione dell’attuale impianto di CORE – commenta Marco Cipriano amministratore unico di CORE S.p.a. -.Una tappa importante per dare un futuro certo al miglioramento dell’ambiente, alla salvaguardia dell’occupazione, alla valorizzazione dell’area industriale e ai benefici anche economici per i cittadini».
«Siamo soddisfatti – ha dichiarato il sindaco di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano –, per come si sta evolvendo il progetto innovativo della Biopiattaforma, un piano che cambierà in positivo il futuro di Sesto San Giovanni, con notevoli ripercussioni positive per il territorio. Il percorso avviato in questi mesi ha dato ottimi risultati, con una condivisione con le varie realtà coinvolte. Siamo ottimisti in merito allo sviluppo di questo progetto che grazie a CAP segnerà una svolta sulla sostenibilità e sull’innovazione».