La calda estate italiana, in tutti i sensi con il nostro termometro a 40 gradi. Se bastasse un condizionatore per stare freschi, avremmo risolto il problema, ma purtroppo non è così. L’Europa, lo sforamento, le sanzioni, la manovra, una partita a poker con Bruxelles o se meglio preferite a scacchi, ‘Fate vobis’. Difficile capire da dove iniziare per raddrizzare la cosiddetta ‘baracca’ e rimanere nella scia delle altre Nazioni. Intanto, se il buongiorno si vede dal mattino, ecco la prima vittoria planetaria, anzi tutta europea: le Olimpiadi invernali del 2026 a Milano e Cortina ai danni di quella Svezia che non ci fece andare ai Mondiali nel 2018. Almeno per il momento l’Italia ride, bene così. Cosa che non riuscì a Roma, rifiutandosi addirittura nel 2016 di presentare la candidatura alle Olimpiadi del 2024. Una cosa però va detta e sottolineata con veemenza, ovvero quando l’unione fa la forza. I partiti uniti, comunque, hanno sempre la meglio: Milano, Lombardia, Cortina, Veneto, insegnano. Questo il monito, il richiamo al dovere di tutta la classe politica nazionale per ripartire e non rimanere fermi a litigare. Un cambiamento di rotta è possibile. Lasciare da parte i colpi bassi, alti o cose del genere. Ma tutti insieme per dire a tedeschi, francesi, spagnoli e agli inglesi che l’Italia c’è ed è unita! Editoriale
di Marco Fabriani
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